
Il cantautore e la compagna Chiara Sturdà sono diventati genitori di Fortuna, che ha ispirato il titolo anche per l'ultimo album di Meta.
A Vanity Fair il cantautore ha rivelato di aver adottato due ragazze orfane nella sua terra natale tre anni fa, e che a breve le sorelle raggiungeranno la famiglia in Italia.
Diventato papà di Fortuna il 18 giugno del 2024, Ermal Meta ha da poco rivelato a Vanity Fair di essere in realtà già diventato padre tre anni fa: “La mia compagna Chiara ed io a breve avremo con noi le nostre altre due figlie, che finora sono state in un orfanotrofio in Albania – ha spiegato il cantante, che vedremo sul palco del Concertone del 1° maggio nei panni di conduttore con Noemi e BigMama – Le abbiamo conosciute che avevano 15 anni, ma, non essendo sposati, non potevamo adottarle. A giugno compiranno 18 anni e potranno venire a vivere con noi. Ma, le dico, sono già le nostre figlie da tre anni”.
Il cantautore e la compagna Chiara Sturdà sono diventati genitori di Fortuna, che ha ispirato il titolo anche per l'ultimo album di Meta.
Meta ha fatto sapere di averle conosciute lavorando per una casa famiglia che si occupa di bambine e ragazze spesso con storie terribili alle spalle; ha anche detto di aver capito di essere diventato il loro padre “Nel momento in cui sono andate via, un’estate, e mi sono reso conto che non avrei potuto più fare a meno di loro… Guardi è stato tutto casuale… Dovevo essere a Roma, poi a Milano, e invece ero a Bari a suonare. Mi chiama la suora che cresceva, e sostanzialmente ha salvato, le ragazze, che io già conoscevo essendo andato varie volte in quella casa famiglia, e mi dice che si trovano in città per fare un mercato di beneficenza. Cerco quindi di vederle, e quel giorno era il compleanno di Lume, ma non lo sapevo, lo stesso di quello di mia mamma, con cui avrei festeggiato la sera. Le vado a prendere e andiamo a pranzo fuori.
Nel frattempo aspettavo una telefonata da un amico, che mi doveva dare una risposta per la vacanza che avremmo dovuto fare. Insomma, questo mi scrive e per il secondo anno anno di fila mi tira un bidone incredibile. Quindi io, che ero in macchina con loro, a un certo punto mi giro e dico: ‘Ragazze, ma voi che cosa dovete fare quest’estate?’. ‘Ah, no, niente’. ‘Se volete venire in vacanza con me e Chiara…’. Loro erano felicissime, la suora mi guardava perplessa, e io mi rendo conto un attimo dopo che non l’ho chiesto a Chiara. Così poi torno a casa e dico: ‘Amore, ti devo dire una cosa’. Le ho spiegato, ma anche lei era felicissima”.
Quando se ne sono andate, alla fine della vacanza, “Io e Chiara ci siamo ritrovati in un silenzio incredibile, loro facevano un baccano della Madonna, ed era piombato un silenzio allucinante, io ho cominciato a piangere come un bambino, non riuscivo a fermarmi. Mi sono chiuso in bagno perché ero una maschera di dolore. Poi mi sono messo d’accordo con la suora che, quando sarebbero ritornate – perché erano andate da altre famiglie che le dovevano accogliere per l’estate per accordi precedenti – le avremmo tenute ancora altri 15 giorni.
Abbiamo fatto una sorpresa… Poi naturalmente non è tutto rose e fiori perché loro, che sono orfane, hanno delle storie molto brutte alle spalle. Una delle due, la più difficile, era tanto refrattaria a qualsiasi tipo di contatto. Con Chiara andava meglio, con me zero, e questo già indicava chiaramente che tipo di trauma lei aveva – ha detto – Quando è arrivato il momento di salutarsi, lei è uscita, poi è tornata indietro. Mi si è piazzata davanti e… Dondolava. ‘Hai dimenticato qualcosa?’, le ho chiesto. Lei ha detto no. ‘Allora perché sei tornata indietro?’. E, in un attimo, forse voleva essere abbracciata, lei non mi ha abbracciato, però ha appoggiato la testa sul petto”.
Anche la reazione quando hanno saputo che Chiara Sturda – la compagna di Ermal Meta – era incinta, è stata particolare. “È stato un momento incredibile. Si sono guardate… Io le ho subito rassicurate: ‘Non cambia niente, avrete una sorella in più’. Loro cercavano di mostrarsi felici. Ma lo capisco, perché in orfanotrofio quando vengono delle coppie, le ragazze più grandi si mettono sempre in disparte. Me lo avevano spiegato loro: le grandi non le vuole nessuno. E io avevo risposto d’istinto: ‘Ma vi voglio io'”.
Ora, quindi, c’è solo da aspettare il momento in cui le due ragazze arriveranno: “abbiamo già sistemato le stanze – ha detto Meta – C’è tanto amore che le aspetta”.