È arrivato il testo della nuova proposta di legge sulle adozioni: firmato da 15 deputati di Fratelli d’Italia, il nuovo disegno ha l’obiettivo di semplificare la burocrazia per la procedura di adozione. L’esigenza di modificare la legislazione preesistente arriva sulla scia della diminuzione costante delle coppie che fanno ricorso a questa pratica. Nel 2021, infatti, le richieste per adottare bambini italiani sono state soltanto 7.970, la metà rispetto al 2006. Di queste, soltanto 866 sono andate a buon fine, oltre alle 589 internazionali. Numeri scoraggianti quindi, che hanno reso necessario un intervento sulla legislazione che regola la procedura, da sempre notoriamente macchinosa. Vediamo quindi insieme le modifiche principali al testo di legge.

Innanzitutto, sono stati allentati alcuni vincoli che precedentemente erano un requisito obbligatorio per poter adottare: non sarà più richiesto di essere conviventi o sposati da almeno tre anni, ma da due. L’età massima per poter adottare un neonato di pochi mesi passa poi da 45 a 50 anni di età, in linea con l’innalzamento dell’età media alla quale si diventa genitori.

Il secondo cambiamento importante riguarda invece le tempistiche per poter adottare: gli istituti avranno sei mesi di tempo per compilare un elenco “di tutti i minori collocati presso i medesimi istituti con l’indicazione specifica (…) della località di residenza dei genitori, dei rapporti con la famiglia di origine e delle loro condizioni psicofisiche”, in modo da riuscire più facilmente ad assegnare i minori alle famiglie che ne fanno richiesta.

Oltre a questo, parenti o affini che si oppongano all’adozione dovranno comparire in tribunale entro e non oltre 30 giorni, e l’udienza dovrà essere fissata entro 45 giorni. I servizi sociali dovranno poi giungere celermente a una conclusione sull’adottabilità o meno del minore in questione. Il tribunale dovrà “in ogni momento, fornire tempestivamente a coloro che intendono adottare notizie sullo stato del procedimento” e, nel caso di rifiuto dell’adozione, dovrà spiegare le motivazioni per le quali una coppia non sia stata ritenuta idonea. Per ultimo, la procura minorile avrà facoltà di ispezionare gli istituti che ospitano i minori anche senza darne notifica anticipatamente.

La proposta, che con tutta probabilità sarà calendarizzata alla Camera nelle prossime settimane, è stata commentata dal deputato di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini a Il Mattino:

Le norme attuali finiscono troppo spesso per scoraggiare gli aspiranti genitori, che quando scelgono di andare avanti rimangono intrappolati nella burocrazia, e spesso rinunciano. Occorre che tribunali, servizi sociali, istituti e famiglie lavorino insieme. Un taglio alle procedure anche di qualche mese, nel rispetto di tutte le garanzie del minore può fare la differenza tra un bambino adottato e un bambino senza genitori.

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