Congedo parentale: cosa cambia con la nuova legge di bilancio e chi beneficerà degli aumenti

Grandi novità introdotte dalla nuova legge, che porta a tre i mesi di congedo retribuiti all'80%, ma solo per alcune categorie di lavoratori.

Importanti novità in arrivo per i genitori sul fronte del congedo parentale: l’INPS ha comunicato di aver recepito quanto contenuto nella legge di bilancio 2025 in modifica del “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, aumentando di conseguenza l’indennità per il mese di congedo parentale introdotto dalla precedente legge del 2024 dal 60 all’80% e portando a tre i mesi in cui il congedo viene retribuito all’80%.

Tutte le indicazioni sono contenute nella circolare 95 del 26 maggio, e vale per tutti i genitori che hanno terminato il congedo di maternità o paternità al 31 dicembre 2023 o al 31 dicembre 2024.

Alla luce delle recenti modifiche, il congedo parentale viene così strutturato:

  • un mese è indennizzato all’80% della retribuzione, entro i sei anni di vita o entro sei anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore.
  • il secindo mese è indennizzato all’80% della retribuzione e non più al 60, entro i sei anni di vita o entro sei anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore;
  • il terzo mese passa dall’essere indennizzato dal 30 all’80% della retribuzione, entro i sei anni di vita o entro sei anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore;
  • sei mesi sono indennizzati al 30%, a prescindere dalla situazione reddituale;
  • i rimanenti due mesi non sono indennizzati, con l’eccezione delle famiglie a basso reddito.

I primi tre mesi possono essere fruiti da entrambi i genitori, simultaneamente o in modo alternato, e il congedo, ricordiamo, può essere preso in modo continuativo oppure si può frazionare a mesi, giorni e ore.

Le novità riguardano però solo i lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico, mentre restano esclusi lavoratori autonomi, partite IVA, parasubordinati o chi è iscritto alla Gestione separata dell’INPS;  per i nati nel 2022 la nuova indennità spetta se si rispettano le condizioni relative a quando il congedo è terminato, altrimenti ci saranno meno mesi all’80% o solo al 30%.

Per presentare la domanda è sufficiente andare alla pagina dedicata nel portale INPS, oppure contattare il contact center o il numero verde 803.164; in alternativa, ci si può recare presso i patronati.

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