Congedi parentali, arriva il nuovo contatore INPS per tenere traccia dei congedi disponibili

L'istituto ha pensato di agevolare i genitori nel tenere traccia dei congedi già goduti e di quelli ancora disponibili, in un modo semplice e veloce.

L’INPS ha introdotto un nuovo strumento per aiutare i genitori a gestire meglio il congedo parentale. All’interno del servizio online “Domande di maternità e paternità” è ora disponibile la funzionalità “Consulta contatori congedo parentale”, che permette di visualizzare in modo dettagliato i periodi di congedo già fruiti e quelli ancora disponibili.

Come spiegato nel messaggio INPS del 30 giugno, grazie a questa novità è possibile vedere i periodi di congedo parentale richiesti in termini di mesi, giorni e ore, rendendo più semplice pianificare quelli ancora spettanti, sia a livello individuale sia di coppia.

La funzionalità è accessibile accedendo al servizio “Domande di maternità e paternità” sul sito INPS, in cui ogni genitore può visualizzare i propri congedi parentali richiesti per figli nati, adottati o affidati negli ultimi 12 anni.

Per ciascun figlio, si può consultare:

  • Il totale del congedo parentale richiesto
  • Il totale dei periodi accolti con indennità
  • Il totale dei periodi accolti senza indennità

Con il pulsante “Dettaglio periodi”, si può inoltre vedere l’elenco completo dei periodi suddivisi tra:

  • Periodi accolti o respinti
  • Periodi in lavorazione (non ancora definitivi)

Sono disponibili anche filtri per facilitare la consultazione, e per ogni richiesta è possibile accedere ai dettagli cliccando sull’apposito pulsante nella colonna “Azioni”.

Se un genitore ha figli che:

  • hanno più di 12 anni, oppure
  • sono stati adottati/affidati da oltre 12 anni, o
  • hanno raggiunto la maggiore età,

la funzionalità non mostra alcun dato, in quanto non sussiste più il diritto al congedo parentale.

È inoltre importante ricordare che ogni genitore ha diritto fino a 6 mesi di congedo parentale (il padre può arrivare a 7 mesi se la madre ne usa meno di 6), tuttavia, il limite massimo di coppia è di 10 mesi, elevabili a 11 mesi se il padre fruisce di almeno 3 mesi di congedo.

Per fare alcuni esempi, se il padre utilizza 7 mesi, la madre potrà usarne solo 4. Se la madre utilizza 6 mesi, il padre potrà fruirne al massimo per 5 mesi.

Una pianificazione congiunta è quindi essenziale per non superare i limiti di legge.

Il sistema consente anche di consultare i periodi indennizzati, cioè quelli retribuiti (fino a 3 mesi), che possono essere suddivisi tra i genitori secondo quanto previsto dall’art. 34 del D.lgs. 151/2001. Anche in questo caso, la visualizzazione facilita una pianificazione equa ed efficiente dell’utilizzo di questi mesi retribuiti.

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