Una mamma americana, che gestisce il profilo TikTok Ouronederfulboggslife, ha mostrato su Instagram come lavora un cane salvavita per le persone con diabete di tipo 1: una dei suoi figli, la piccola Raelynn, è infatti affetta da questa malattia autoimmune, a causa della quale il sistema immunitario distrugge le cellule del pancreas adibite alla produzione di insulina.

Per questo, pochi giorni fa, la sua famiglia ha deciso di adottare Spy, un golden retriever salvavita addestrato a riconoscere le crisi. “Il naso lo riconosce SEMPRE! Anche quando sta dormendo”, ha detto la donna nel video, mostrando il cane che si sveglia nel cuore della notte per avvertire i familiari. “Questo è il cane di mia figlia che scende al primo piano per avvisarci che qualcosa non va, dopo che stavano dormendo già da un po’”.

La famiglia, che stava guardando la tv, si è quindi alzata per controllare il livello di zucchero nel sangue della figlia che, dopo il test, è risultato essere troppo alto: “Questa è una benedizione per la nostra famiglia. Non potremmo essere più grati”, ha concluso la donna nel video.

Una storia molto simile a quella di Chiara, la ragazza italiana affetta da diabete di tipo 1 che nel 2017 aveva deciso di adottare Quincey. La madre della ragazza, Barbara Abissoni, aveva raccontato la loro storia in un’intervista per Roba da Donne, spiegando il lavoro che svolge il golden retriever:

Quincey quando viene una crisi di ipoglicemia, ovvero quella più grave per cui Chiara ha sempre con sé una puntura salvavita, o di iperglicemia, va da Chiara e comincia a leccarle il viso e chiamarla con la zampa. Se da Chiara ha una risposta positiva Quincey si calma, se invece Chiara non dà segnali o di notte non si sveglia allora viene a cercare me, mio marito o il fratello, ci prende la mano in bocca e ci accompagna da Chiara.

Siamo un po’ più sereni e un po’ più tranquilli. Da quando siamo diventati genitori di una bambina affetta da diabete non dormi più la notte. Hai paura di non sentire il sensore, che Chiara entri in crisi e di perderla senza accorgertene”, aveva continuato Abissoni, spiegando:

Quincey è meraviglioso: oltre a essere un cane allerta è anche un grande aiuto psicologico e… anche fisico. Perché di un cane bisogna prendersi cura e cura vuol dire camminare, passeggiare, vuol dire giocare con lui, vuol dire movimento e per un diabetico è fondamentale Detto questo 
Quincey non è un sostituto della tecnologia, semmai è una triade, con il glucometro, il sensore e addirittura il microinfusore, cha aiutano Chiara e tutti noi famigliari vicini a cercare di vivere una vita nuova e non una vita diversa.

Poi, Chiara aveva concluso con un messaggio per tutti i bambini e i ragazzi affetti da diabete: “Direi di non scoraggiarsi, direi di non prendere sottogamba questa cosa ma a braccetto e di andarci insieme. Il diabete non impedisce di fare niente. Anzi, io sono molto maturata rispetto al diabete”.

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