Il leader dei Pinguini Tattici Nucleari Riccardo Zanotti è diventato papà: l’annuncio social
Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari annuncia la nascita del suo primo figlio con una frase di Pastello bianco.

Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari annuncia la nascita del suo primo figlio con una frase di Pastello bianco.

Il leader dei Pinguini Tattici Nucleari ha annunciato la nascita del suo primogenito con una tenera foto pubblicata sull’account Instagram della band.
«Per favore non piangere»: con questa frase – una delle strofe più iconiche di Pastello bianco – Riccardo Zanotti ha condiviso con i fan l’arrivo del suo primo figlio. Il bambino, un maschietto, è nato il 29 novembre dalla relazione del cantante con Eugenia Borgonovo. Nessun dettaglio aggiuntivo, né il nome del neonato: il riserbo che caratterizza da sempre la coppia resta intatto anche in questo momento di gioia.
Classe 1994, milanese, diplomata al liceo classico Sarpi e laureata alla Bocconi, Eugenia Borgonovo lavora oggi come A&R per Sugar Music. Una presenza costante ma discreta nella vita di Zanotti: pochissime le foto diffuse nel tempo e altrettanto limitate le dichiarazioni pubbliche.
Il frontman aveva definito Borgonovo «la mia pinguina» durante un concerto, poco prima che l’influencer Deianira Marzano rivelasse in anteprima la notizia della gravidanza.
A giugno i Pinguini Tattici Nucleari avevano annunciato una breve pausa dopo l’intenso Hello World Tour. Una scelta artistica e personale, come ha spiegato Zanotti in un’intervista al Messaggero:
«Se è un’allusione a uno scioglimento? Macché, siamo più solidi che mai. Ma ci piaceva finire lo spettacolo con una sorta di fuoco rigeneratore».
E ancora:
«Vogliamo prenderci un po’ di tempo per scrivere cose nuove, ma più mature».
Il cantante ha ricordato come il gruppo non si sia mai davvero fermato dalla pandemia:
«Se continui a sfornare dischi dopo dischi la qualità si abbassa. Di sicuro anche per ragioni personali di vita, dato che tutti vogliamo avere delle famiglie e del tempo per esserci, rallenteremo i ritmi. Che non significa non farci vedere per cinque anni».
Una pausa, dunque, che ora diventa anche l’occasione per vivere pienamente i primi mesi da papà.