Un aumento esponenziale dei casi di morbillo in Europa preoccupa l'OMS: cosa sta accadendo

Nel 2023 i casi registrati sono stati superiori di 45 volte rispetto al 2022: la causa potrebbe essere il rallentamento delle vaccinazioni dovuto alla pandemia.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato un aumento esponenziale delle infezioni da morbillo in Europa. Nel 2023, infatti, i casi segnalati nel continente sono stati 42.000, un aumento di circa 45 volte rispetto ai 942 dell’anno precedente.

I dati, comunicati a dicembre, comprendono quella che viene chiamata “Regione europea”, ovvero un’area che, oltre all’UE, copre anche paesi come la Russia, il Kazakhstan e la Turchia. Tra il gennaio e l’ottobre del 2023, secondo quanto riportato dalla stessa OMS, sarebbero state ricoverate 21mila persone e si sarebbero registrati almeno 5 morti.

Il morbillo è una malattia del sistema respiratorio causata dal virus Paramyxovirus del genere Morbillivirus, ed è altamente contagiosa: si trasmette per via aerea da tre giorni prima della comparsa dei sintomi sino a una settimana dopo l’apparizione di esantema sul corpo, ovvero le piccole chiazze rosse tipiche di questa malattia. La sintomatologia comprende, oltre alle pustole sulla pelle, anche tosse, febbre molto alta e raffreddore. La malattia, inoltre, può talvolta causare complicazioni come polmonite, encefalite e otiti.

Si stima che, ogni 1000 casi di morbillo, a causa delle complicazioni muoiano fino a 3 bambini, motivo per il quale molti Paesi hanno ormai reso obbligatoria la vaccinazione contro il morbillo. L’unica arma efficace per arginare i contagi rimane infatti il cosiddetto vaccino MPR, che viene in genere somministrato nei primi anni di vita e che include protezione anche contro la parotite e la rosolia.

L’OMS pensa infatti che l’aumento di casi possa essere dovuto ad un rallentamento delle vaccinazioni nella fase acuta della pandemia da coronavirus, tra il 2020 e il 2022, dove a causa dei rallentamenti dovuti all’emergenza globale oltre 1,8 milioni di bambini non avrebbero ricevuto l’immunizzazione.

Il virus, però, non contagia soltanto i piccoli: sempre nel corso del 2023, un caso su 5 di morbillo nella regione europea ha riguardato persone con più di 20 anni. Due casi su 5, invece, hanno riguardato bambini tra 1 e 4 anni.

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