
"Anche io sono stata fan della retorica del “posso farcela da sola e posso conciliare tutto”, poi ho capito che avere l’ambizione di essere W...
La regista, in corsa per la candidatura come Miglior film internazionale ai prossimi Oscar, ha rivelato a Vanity Fair degli aneddoti sul set con la figlia.
50 anni da compiere il prossimo 3 ottobre, bolzanina, Maura Delpero potrebbe diventare la terza regista italiana in corsa per l’Oscar come miglior film internazionale il prossimo marzo, dopo Lina Wertmüller, candidata nel 1977 per Pasqualino Settebellezze, e Cristina Comencini nel 2006 per La bestia nel cuore.
Con il suo Vermiglio, storia di un amore disperato fatto di omissioni e segreti, sullo sfondo della fine del secondo conflitto mondiale, ha conquistato il Leone d’argento all’81esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ed è appena entrata in shortlist, ovvero tra i 15 papabili per la nomination ufficiale ai prossimo Academy Awards.
Mamma di Caterina da quasi due anni, a Vanity Fair Delpero ha raccontato di aver allattato la figlia sul set, durante le riprese della sua seconda pellicola, dopo Maternal, del 2019, aggiungendo che la prima reazione dello staff è stata “Stupore: il direttore della fotografia, uomo discretissimo e di poche parole, a fine riprese mi ha confessato che non dimenticherà mai quell’immagine. In generale, credo che la presenza di mia figlia abbia cambiato l’energia sul set: attorno a lei, tutti parlavano più piano, evitavano il conflitto, c’era sempre qualcuno che si fermava per una carezza o un sorriso. La troupe si è trovata di fronte alla fragilità umana e alla poesia, perché un neonato, forse, è una delle poche cose che ci ricorda che questo mondo può essere bruttissimo, ma anche meraviglioso”.
"Anche io sono stata fan della retorica del “posso farcela da sola e posso conciliare tutto”, poi ho capito che avere l’ambizione di essere W...
La sua piccola, nel film, ha anche un cameo: “Si vede da lontano, in fondo alla piazza siciliana. È in braccio alla baby-sitter vestita come una signora d’epoca. La parte di Antonia [la bambina data alla luce dalla protagonista, ndr.]mprevedeva scene di pianto e io come mamma non avrei retto: già Caterina era sempre sul set con me, la allattavo tra un ciak e l’altro, averla anche come attrice sarebbe stato troppo”.
E se durante le riprese era impossibile dividere i compiti con il marito, l’attore argentino Santiago Fondevila Sancet, tra i protagonisti della pellicola, a casa, spiega: “Ci proviamo: l’allattamento è un’esperienza stupenda, ma sbilancia le cose. Mio marito appartiene alla generazione degli uomini che prova a costruire una società più equa, ma che ancora dialoga con il passato, con quei nonni che non si alzavano da tavola neanche per spostare un piatto e che i figli li vedevano cinque minuti alla sera. Oggi ovviamente non è più così, ma mi rendo conto che un papà presente nella vita dei figli riceve un sacco di applausi da tutti, come fosse qualcosa di straordinario”.