Le lacrime di una mamma per il ritorno al lavoro pongono interrogativi sul congedo di maternità

Le lacrime di una mamma all'ultimo giorno di congedo di maternità è stato ripreso più volte negli USA per parlare dell'assenza di un congedo retribuito per le madri americane.

Il ritorno al lavoro, per le neomamme, è tutt’altro che facile; dopo mesi passati in completa simbiosi con i propri figli, doversi lasciare per qualche ora per tornare alla propria professione è un momento di distacco che fa soffrire moltissimo, come testimoniato recentemente dal video di Marissa Jeanne, da poco mamma di due gemelli, ripreso anche dalla trasmissione Good morning America, che ha spinto soprattutto a porsi interrogativi sulla durata e la retribuzione dei congedi di maternità.

@marissa_jeanne Last day of maternity leave and I am a mess. There’s nothing that prepares you for this day in your postpartum journey. #maternityleave #maternityleaveover #postpartumjourney #pospartum #3monthspostpartum #backtowork #workingmom #workingmoms #workingmomstruggles #twinmom ♬ original sound - Marissa Jeanne

“Domani devo tornare al lavoro – dice fra le lacrime Jeanne nel video – e mi sento come se non gli avessi dedicato abbastanza tempo. So di essere fortunata rispetto ad altre donne per aver avuto tre mesi per stare con loro, ma non mi sento pronta.

Ho avuto una gravidanza ad alto rischio – aggiunge – visto che condividevano la placenta, sono nati con cinque settimane e mezzo di anticipo e sono stati in terapia intensiva per diverso tempo, quindi è come se mi sentissi ‘derubata’ del mio post partum”.

“È un cambiamento brutale; sei abituata a passare tutto il tempo con loro, e di colpo li devi portare all’asilo nido e rivederli dopo qualche ora – ha spiegato intervistata da Good morning America a proposito di quel video – Avevo paura di disconnettermi da loro, che non mi riconoscessero, ed ero sempre grata quando tornavo a casa e li trovavo pronti ad accogliermi con un sorriso”.

Il suo video ha riproposto soprattutto un argomento che negli Stati Uniti è molto “caldo”, ovvero l’assenza di un vero e proprio congedo di maternità retribuito: a regolare la tematica è il Family and medical leave act (Fmla), che garantisce dodici settimane di congedo non pagato ogni anno, solo alle lavoratrici a tempo pieno di aziende che hanno almeno 50 dipendenti. A oggi solo la metà delle lavoratrici americane è coperta dal Fmla, e solo il 12% gode di congedi pagati, mentre le altre devono cavarsela da sole.

Gli USA hanno, in questo, il record negativo tra i Paesi ad alto reddito, essendo l’unico a non garantire un congedo di maternità retribuito.

Fonte: Internazionale

L’Italia risulta invece tra i Paesi virtuosi, con ben 140 giorni di congedo parentale concessi ai genitori, alla pari della Russia. In Inghilterra, invece, i giorni concessi sono ben 280.

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