Jennifer Lawrence: “Non c'è niente di paragonabile al post-partum: ti senti un'aliena”

Il racconto di Jennifer Lawrence apre uno spazio prezioso nel discorso pubblico su cosa significhi davvero diventare madre, offrendo riconoscimento e voce a tante donne che vivono in silenzio un passaggio tanto profondo quanto destabilizzante.

Jennifer Lawrence ha parlato apertamente del lato più invisibile e solitario della maternità, offrendo una testimonianza sincera che ha acceso l’attenzione sul post-partum. In un’intervista a Variety, l’attrice ha descritto la sua esperienza dopo la nascita del figlio come un periodo di profonda alienazione emotiva.

Non c’è niente di paragonabile al post-partum. È estremamente isolante… ti senti un’aliena,

ha dichiarato la vincitrice dell’Oscar, descrivendo lo smarrimento che ha accompagnato le prime settimane da madre.

La confessione arriva in concomitanza con la promozione del film Die, My Love, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2025. Lawrence interpreta una madre alle prese con un grave crollo psicologico dopo il parto. Un ruolo che, a suo dire, si è intrecciato profondamente con la propria esperienza personale. Separare il personaggio dalla sua realtà, ha raccontato, è stato difficile.

Nel film, la protagonista affronta la depressione post-partum e la psicosi in una spirale drammatica che mette a nudo le fragilità emotive spesso taciute dalle madri nel mondo reale. Per Lawrence, questa non è solo una performance artistica: è anche uno specchio fedele di una realtà troppo spesso ignorata.

Secondo la psichiatra riproduttiva Alexandra Sacks, questi sentimenti sono tutt’altro che rari. Descrive la matrescenza — il processo di trasformazione psicologica che accompagna la nascita di un figlio — come un passaggio intenso che può includere disconnessione emotiva, solitudine e senso di inadeguatezza. Sacks sottolinea che queste emozioni colpiscono anche le madri più supportate.

Il racconto di Jennifer Lawrence apre uno spazio prezioso nel discorso pubblico su cosa significhi davvero diventare madre, offrendo riconoscimento e voce a tante donne che vivono in silenzio un passaggio tanto profondo quanto destabilizzante.

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