Perché l'atleta Cheyenne Parker-Tyus ha deciso di tenere nascosta la sua seconda gravidanza

La cestista ha preferito nascondere di essere incinta per la paura di perdere il proprio lavoro, riportando così l'attenzione su un tema che riguarda moltissime donne, nel mondo.

Quando la giocatrice della WNBA, la lega femminile di basket, Cheyenne Parker-Tyus ha scoperto di essere incinta del suo secondo figlio, si trovava all’estero, giocava nella lega più importante della Cina e guadagnava lo stipendio più alto della sua carriera, e ha deciso di tenere la notizia per sé.

Come ha raccontato l’atleta a Women’s Health “Non potevo dire alla squadra che ero incinta, era troppo rischioso. Pensavo che mi avrebbero tagliata fuori e rimandata a casa, e che non avrei ricevuto tutto lo stipendio, che era il migliore della mia carriera”.

Per molte mamme, quella paura è fin troppo familiare. Non serve essere atlete professioniste per sapere cosa vuol dire lavorare tra nausee, saltare visite mediche o far finta che vada tutto bene pur di proteggere lo stipendio.

Anche nel 2025, essere incinta e lavorare può sembrare un peso, un rischio. E se la storia di Parker-Tyus ha fatto notizia, gli esperti dicono che questo tipo di timore è ancora troppo diffuso in tutti i settori.
La discriminazione legata alla gravidanza esiste ancora, spesso silenziosa, e senza controllo, nonostante le tutele federali come il Pregnant Workers Fairness Act e il PUMP Act. Ogni anno vengono presentate migliaia di denunce, ma molte altre storie restano taciute, soprattutto tra le donne che non possono permettersi di perdere il reddito, l’assicurazione o la loro posizione lavorativa.

Condividendo la sua storia, fatta di paura, resilienza e realtà nel giocare mentre era incinta, Parker-Tyus ha contribuito a cambiare la narrazione, ricordando a tutte le mamme che avere una famiglia non dovrebbe mai costare la carriera. “Ho il diritto di riprodurmi come donna – afferma – proprio come gli uomini hanno il diritto di mettere su famiglia, lo abbiamo anche noi”.

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