Al Policlinico Gemelli di Roma apre la Banca del Latte Umano Donato

"Abbiamo cominciato a sensibilizzare alla donazione tutte le mamme che partoriscono neonati sani e latte in più", le parole di Giovanni Vento, direttore di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale della struttura.

Al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma è stata aperta una Banca del Latte Umano Donato: un alleato fondamentale per tutti i bambini nati prematuri, fragili o con patologie che, proprio grazie alle proprietà del latte materno (fresco o di banca), possono salvarsi da gravi complicanze.

Ogni anno, oltre 4mila donne partoriscono presso la Terapia intensiva neonatale del Gemelli e, come si legge tra le pagine del quotidiano Avvenire, secondo il parere di Giovanni Vento, direttore della UOC di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Policlinico, la scelta di donare il latte rappresenta una risorsa estremamente preziosa per tutti i bimbi prematuri:

L’esigenza di attivare una Banca del Latte al Gemelli nasce dal fatto che abbiamo tanti neonati prematuri ricoverati in terapia intensiva e tante mamme che decidono di far nascere il proprio figlio al Policlinico Gemelli.

Dopo aver formato il personale – ha proseguito il direttore nel resto del suo intervento – Abbiamo cominciato a sensibilizzare alla donazione tutte le mamme che partoriscono neonati sani e latte in più”, soffermandosi sui requisiti delle aspiranti donatrici che, innanzitutto, devono essere in buona salute e avere uno stile di vita sano. Inoltre, è fondamentale che risultino negative agli screening infettivologici.

Nel caso in cui le pazienti vengano considerate idonee alla donazione, saranno dotate di contenitori sterili in cui versare il latte (da conservare in freezer). Successivamente, il personale della Croce Rossa si occuperà di ritirarlo raggiungendo l’abitazione della neomamma con un veicolo dotato di celle frigorifere. Infine, il latte materno verrà pastorizzato e sottoposto a esami batteriologici.

In particolare, tutti i neonati che nascono prima della 32esima settimana di gravidanza con un peso inferiore ai 1500 grammi, hanno bisogno di essere nutriti con latte fresco o di banca: “A ridursi in modo significativo è il rischio di enterocolite necrotizzante, a volte fatale – ha spiegato Giovanni Vento, accennando anche ad altre complicanze – Nettamente ridotto anche il rischio di bronco-displasia polmonare, così come quello di patologie infettive”.

L’impiego di latte materno migliora inoltre i parametri di sviluppo neuro-cognitivo a distanza e la sopravvivenza globale dei prematuri. Infine, una mamma su tre di un bambino, ricoverato presso la nostra Terapia intensiva anche per 2/3 mesi, riesce a portare il figlio a casa con allattamento materno esclusivo. È un importante indicatore di qualità: l’Oms, infatti, consiglia di nutrire il bambino per almeno sei mesi con latte materno.

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