Lo sostengono 4 studiosi fiamminghi che, esaminati i campioni di alimenti contaminati e di latte materno con tracce di diossina, hanno stimato un trend di crescita dei decessi per cancro.

Se l’inquinamento della catena alimentare, causato dal liquido ad alto contenuto di Policlorobifenile, fosse stato ripartito per tutta la popolazione uniformemente, il tasso della sostanza sarebbe aumentato del 7%. Probabilmente, invece, alcuni consumatori sono stati colpiti più pesantemente assorbendo un tasso di Diossina maggiore del 50%.

Fra i bambini si potrebbero registrare alterazioni della tiroide, del fegato della fertilità e delle difese immunitarie.

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