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Allattare al seno è un diritto di ogni bambino. Ogni mamma dovrebbe avere la possibilità di farlo. L'UNICEF spiega come riuscirci con la "Settimana dell'allattamento" e lo studio che dimostra come l'allattamento materno salvi ogni anno 820.000 vite.
L’allattamento materno potrebbe salvare ben 820.000 bambini ogni anno. Ad affermarlo è l’UNICEF che, ogni anno celebra la Settimana mondiale dell’allattamento.
Che l’allattamento materno esclusivo sia il nutrimento essenziale per il benessere di ogni neonato è fuori discussione ma, non sempre nel mondo, si dà la possibilità alle neo mamme di poter allattare il proprio bambino.
Il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo,in collaborazione con 30 ospedali e 7 comunità (ASL) distanziati su tutto il territorio italiano, incoraggia proprio l’allattamento con un programma denominato “Insieme per l’allattamento”, volto a diffondere la cultura dell’allattamento e a garantire a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile. Scopriamo di più sul mondo della prima nutrizione del neonato e del perché è così importante, per un bimbo, essere nutrito dalla propria mamma naturalmente.
L’allattamento materno è un diritto di ogni bambino. Questo è quello che l’art. 24 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell‘adolescenza dichiara esplicitamente nel diritto alla salute.
L’allattamento al seno è, per il neonato, un beneficio unico, il vero sostentamento per la vita. Un’esperienza che ogni bambino dovrebbe fare – per i primi 6 mesi di vita – senza discriminazioni di razza o credo religioso. Ma, come sappiamo, non sempre la mamma è “tutelata e aiutata” in questo primo approccio con il proprio bambino.
Spesso, la mancanza di informazioni adeguate così come i falsi miti, possono spingere le neo mamme a rinunciare ad allattare al seno il proprio pargolo, inconsce del grave danno che stanno recando alla salute del neonato.
Il latte materno è per il bimbo la sua prima alimentazione, esclusiva e importantissima poiché pregna di tutti quei nutrimenti essenziali al buon sviluppo fisico e mentale.
Ed è proprio da questo diritto del neonato e dovere della mamma che, ogni anno, l’UNICEF promuove la World Breastfeeding Week, ovvero, la Settimana mondiale dell’allattamento. Dai dati scaturiti da queste sette giornate è emerso come l’allattamento al seno sia indispensabile non solo per il sostentamento del neonato ma anche per il benessere dell’intero pianeta.
Il Presidente UNICEF Italia ha affermato:
L’aumento nei tassi di allattamento potrebbe salvare la vita di 820.000 bambini ogni anno, generando un reddito addizionale di 302 miliardi di dollari
La settimana dell’allattamento viene celebrata in Italia e in parte dell’Europa, dal 1° ottobre al 7 e proprio in vista dell’imminente settimana, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’UNICEF chiedono ai governi di:
Proteggere e promuovere l’accesso delle donne a servizi qualificati di assistenza per l’allattamento, componente fondamentale del sostegno a questa pratica.
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È lo stesso UNICEF, così come si evince dal sito interno, a promuove l’allattamento al seno in tutto il mondo. Sono ben 157 gli Stati nei quali UNICEF e OMS hanno certificato circa 23.000 “Ospedali amici dei bambini”: strutture, queste ultime a pieno sostegno delle mamme e dell’allattamento al seno.
L’allattamento al seno è il miglior modo per il bambino di iniziare a vivere.
Questo è il messaggio che il Presidente dell’UNICEF, Henrietta Fore, ha espresso in merito alla questione. Vi è bisogno di sostentamento alle madri con strutture qualificate e messe a loro disposizione affinché ogni bimbo possa iniziare a vivere nel miglior modo possibile.
Anche se l’allattamento al seno è una cosa naturale non sempre viene vissuta nel modo giusto dalle neo-mamme. Ed è per tale motivo che l’UNICEF si impegna verso le famiglie – e le madri in modo particolare – affinché trovino soluzioni adeguate, informazioni corrette e sostegno da associazioni e strutture competenti. I servizi qualificati di assistenza possono garantire che donne e famiglie ricevano questo sostegno.
In merito a ciò, in Italia, l’UNICEF conduce tre progetti (Ospedali amici dei bambini, Comunità amiche dei bambini e Baby Pit Stop) nel quadro del programma nazionale “Insieme per l’allattamento”.
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I servizi qualificati di assistenza all’allattamento sono, dunque, indispensabili per aiutare quelle mamme che si trovano in difficoltà con i primi approcci all’allattamento.
Ma non solo per questo, tali associazioni e servizi, offrono la possibilità di un aiuto concreto alle donne che allattano in modo particolare per:
Tale assistenza qualificata può essere fornita da vari attori quali:
Per capire l’importanza che l’allattamento materno ha nella vita di un neonato, alcuni studi effettuati hanno indicato che l’aumento dei tassi di allattamento esclusivo nei primi 6 mesi dalla nascita del bimbo potrebbe salvare la vita di 820.000 bambini all’anno generando al tempo stesso un guadagno addizionale di 302 miliardi di dollari.
Se per alcune mamme è difficile l’allattamento al seno in tempi “normali”, in questo periodo particolare a cui tutti noi siamo costretti a vivere, allattare naturalmente un neonato può risultare maggiormente complicato.
Ed ecco perché, proprio con l’emergenza Covid-19, l’UNICEF e l’OMS chiedono ai governi una maggiore attenzione al tema delicato dell’allattamento esclusivo.
Durante la pandemia è fondamentale ancor di più assicurare l’accesso ai servizi di assistenza qualificata facilitando l’accessibilità alle neo-mamme in tali strutture organizzate. UNICEF e OMS richiedono ai governi un impegno concreto e lo fanno sviluppando delle azioni mirate. Di seguito la lista stilata:
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