
Oltre 25mila i bambini a rischio ogni anno: troppe le donne che anche in gravidanza consumano alcolici.
Ci sono quantità minime di alcol considerate sicure in gravidanza? La risposta è no: a ribadirlo uno studio che ha comparato 23 diverse ricerche sull'argomento.
Che l’alcol faccia male, specialmente in gravidanza, non è una novità. Eppure capita che molte future mamme si chiedano se assumerne in piccole quantità possa essere tutto sommato sicuro.
Questo nonostante il parere degli esperti, recepito anche dal Ministero della salute, sia chiaro: l’alcol in gravidanza va evitato.
Adesso anche uno studio, il primo comparativo tra molti studi precedenti, pubblicato sull’International journal of epidemiology, conferma: non c’è alcuna quantità di alcol che può ritenersi “sicura” in gravidanza. L’unico modo per prevenire seriamente gli effetti negativi delle bevande alcolico è quindi quello di evitarle del tutto.
Perché gli effetti collaterali non sono da sottovalutare: i ricercatori hanno analizzato ben 23 studi precedenti, e hanno visto come il consumo di alcol in gravidanza provoca una riduzione delle funzioni cognitive dei bambini e aumenta il rischio che i neonati presentino un basso peso alla nascita.
Oltre 25mila i bambini a rischio ogni anno: troppe le donne che anche in gravidanza consumano alcolici.
Tra i rischi legati al consumo di alcol in gravidanza c’è l’aumento che il bambino presenti la cosiddetta sindrome feto-alcolica, che si manifesta con sintomi tra cui:
Oltre all’alcol in gravidanza è bene evitare di fumare, il monossido di carbonio prodotto dalla combustione del tabacco altera l’arrivo di ossigeno al feto. Questo è stato correlato ad un aumento del rischio di morte in culla (SIDS) e disfunzioni polmonari.
Oltre al tabacco anche la cannabis è dannosa per il feto, e può provocare ritardi nello sviluppo del cervello, nascita pretermine e anche effetti psicotici sul bambino. Nonostante questo ancora molte donne usano la marijuana per contrastare alcuni disturbi della gravidanza, come le nausee, mettendo a rischio però la salute del nascituro.
I risultati dello studio dell'Istituto superiore di Sanità: comportamenti a rischio per quanto riguarda la prevenzione e il benessere dei bambini.
Tra le altre sostanze considerate a rischio, come ricorda Healthline, si trovano anche alcuni antidepressivi: dal momento che la depressione è una condizione seria è necessario parlare con il proprio medico per stabilire cos’è meglio fare.
Quello che provano è indice di un fallimento della società, che dice loro che la famiglia è importante ma, al contempo, non fa nulla per salvagu...
Un'eccessiva irregolarità delle mestruazioni, per la quale si hanno non più di 4-9 cicli mestruali in un anno, prende il nome di oligomenorrea. S...
Sono i risultati di un'un'indagine presentata a Catania, al congresso della Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (Siccup). "Un uso ecc...
Una grave forma di infiammazione del fegato ancora sconosciuta ha già colpito 1010 bambini in tutto il mondo: gli esperti sono al lavoro per indiv...
Nel video condiviso sul social, la donna (madre di quattro figli) ha filmato la tecnica di un'osteopata di nome Lucy. Attraverso dei massaggi, cerc...
Non considerata particolarmente grave, è ora il ceppo dominante di Covid. Altamente trasmissibile, la sua capacità è quella di eludere gli antic...
Fino ad oggi, la patologia si è sempre trattata attraverso la terapia dietetica, tendenzialmente efficace ma a volte restrittiva e limitante. Ora ...
La giovane mamma sfrutta il suo profilo su Tik Tok per dare consigli su chi si trova nella sua stessa situazione nella gestione dei bambini: ecco u...
Da quando la Corte Suprema americana ha ribaltato la sentenza Roe E. Wade del 1973, molti personaggi dello star system stanno raccontando le loro e...