8 tendenze per i nomi dei bambini da tenere d'occhio nel 2026
Come cambieranno i nomi dei bambini nei prossimi anni? E perchè questo accade?

Come cambieranno i nomi dei bambini nei prossimi anni? E perchè questo accade?

Quando si scopre di essere incinta e aspettare la nascita di un figlio, tra le prime “preoccupazioni” c’è quella legata alla scelta del nome. Certo, il sesso del bambino orienta molto la scelta tra nomi maschili e nomi femminili (anche se esistono anche moltissimi nomi gender neutral), ma non è tutto. Ci sono diverse ragioni che spingono i genitori a decidere per un nome rispetto a un altro. Ed è interessante conoscere questo fenomeno perché unisce sia elementi personali (come le tradizioni di famiglia) con diverse influenze mediatiche, sociali e culturali. Vediamo quindi quali sono le principali tendenze per i nomi dei bambini per il 2026.
Anche se non ce ne rendiamo conto, la scelta del nome di un figlio è il riflesso di diverse dinamiche. Oltre a quelle culturali (oggi diversi nomi sono diventati inusuali) e alle varianti vietate in Italia, l’assegnazione di un nome è il risultato un intreccio di motivazioni personali, culturali e sociali che si influenzano a vicenda.
Innanzitutto pesano il gusto e la sensibilità dei genitori, che spesso seguono l’armonia del suono o il significato simbolico del nome, considerato come un primo segno di identità per il figlio. Accanto alla dimensione individuale restano forti le tradizioni familiari e religiose, che portano a riproporre nomi di nonni o santi. Un ruolo crescente è svolto dal contesto sociale e mediatico, perché cinema, serie televisive, sport e personaggi pubblici influenzano la diffusione di nuovi nomi.
Da questo punto di vista è interessante lo studio che analizza la popolarità dei nomi negli Stati Uniti dal 1910 al 2012 mostrando come le preferenze cambino nel tempo e varino da stati a stati. Ssimilmente un’altra importante ricerca, che ha analizzato i nomi registrati in Gran Bretagna in quasi due secoli di storia, ha mostrato che le scelte onomastiche sono influenzate da dinamiche sociali e demografiche. Inoltre l’analisi pubblicata dall’Office for National Statistics (ONS) nel Regno Unito evidenzia come la cultura pop e i media influenzino la scelta dei nomi, mostrando oscillazioni legate a film, serie TV o eventi sportivi.
Negli ultimi anni si afferma anche il criterio dell’internazionalità, con genitori che preferiscono nomi facilmente pronunciabili all’estero, una tendenza legata alla mobilità e alla globalizzazione, come nel caso dei nomi francesi.
Possiamo quindi individuare 8 tendenze per i nomi dei bambini:
In Italia, le produzioni televisive hanno un impatto crescente sulla scelta dei nomi. Le fiction di successo come “Mare Fuori” o “Doc” hanno rilanciato nomi classici italiani come Edoardo, Massimo, Sofia e Giulia. Allo stesso modo, serie internazionali seguite da un pubblico giovane e adulto, come “The Crown” o “Stranger Things”, influenzano la percezione di nomi come Diana, Eleven, Max o Robin. La familiarità con i personaggi televisivi offre ai genitori una fonte riconoscibile e condivisa di ispirazione.
Il ritorno a valori semplici e alla natura si riflette in una crescente popolarità di nomi botanici o legati al paesaggio. In Italia si nota l’ascesa di nomi come Viola, Flora, Ginevra, Iris, ma anche maschili come Elio, Leone, Bosco. Sono nomi che evocano un immaginario naturale, spesso legato a una dimensione bucolica o arcaica, in linea con il desiderio di semplicità e autenticità. Questa tendenza si collega anche al crescente interesse per la sostenibilità e l’ecologia.
I genitori italiani più colti o appassionati di libri tendono a scegliere nomi provenienti da opere letterarie, soprattutto classiche. Dante, Orlando, Enea, Beatrice e Silvia sono nomi che mantengono un valore simbolico e culturale profondo. Anche figure più moderne come Holden (da Salinger) o Estella (da Dickens) iniziano a fare capolino, soprattutto tra le famiglie con una forte impronta intellettuale o cosmopolita.
Anche in Italia, gli atleti più amati influenzano le scelte dei nomi. Calciatori, tennisti e campioni olimpici diventano modelli di riferimento. Nomi come Jannik (da Jannik Sinner), Matteo (Berrettini), Gigi (Buffon), Paola (Egonu) e Bebe (Vio) sono legati a storie di successo e orgoglio nazionale. Questa tendenza è particolarmente forte nei momenti post-competizioni internazionali, come le Olimpiadi o i Mondiali.
La generazione cresciuta tra gli anni Novanta e Duemila è oggi protagonista delle scelte genitoriali. Ciò porta al ritorno di nomi che ricordano la propria infanzia o l’era MTV: Alessia, Jessica, Kevin, Christian, Sabrina, Fabio. In alcuni casi, il richiamo è ironico o volutamente pop. In altri, è la volontà di recuperare un’estetica visiva e sonora familiare, in chiave affettiva o nostalgica.
Anche se l’influenza della religione cattolica non è più pervasiva come in passato, in Italia rimane forte la tradizione dei nomi religiosi. Francesco resta ai vertici delle classifiche da anni, insieme a Maria, Giuseppe, Giovanni, Chiara. La figura di Papa Francesco ha dato nuova linfa al nome, associandolo a valori di umanità, giustizia e apertura. A questi si affiancano nomi spirituali più laici come Luce, Gioia, Alma, Serena, che riflettono un’aspirazione a significati positivi e universali.
Le icone musicali internazionali continuano a influenzare le scelte. In Italia, la popolarità di artisti come Taylor Swift, Maneskin, Blanco o Angelina Mango può stimolare l’interesse per nomi associati a brani, personaggi o suggestioni. Per esempio, Dorothea e Margherita hanno registrato una lieve risalita nei trend recenti. Questa tendenza è più visibile nei nomi femminili, spesso associati a canzoni d’amore o a protagoniste immaginarie.
Le serie TV dedicate a un pubblico teen o young adult hanno un impatto importante anche sulle nuove generazioni di genitori. In Italia, nomi come Isabel, Susanna, Tommaso, Ludovica, Damiano o Viola stanno beneficiando dell’esposizione mediatica in fiction, film e serie streaming. Questi nomi sono percepiti come attuali ma non eccessivamente comuni, con un equilibrio tra novità e tradizione che li rende appetibili.