Jonathan è un nome piuttosto famoso, usato anche in letteratura – avete presente il libro Il gabbiano Jonathan Livingstone? – ma, come spesso capita, per andare a trovare le sue radici dobbiamo tornare davvero indietro nel tempo, fino al nome ebraico יוֹנָתָן (Yonatan), che è una forma contratta di יְהוֹנָתָן (Yehonatan), la quale a sua volta significa “YHWH ha dato”, dove YHWH è il tetragramma che rappresenta il nome di Dio. In questo senso è quindi etimologicamente correlato a nomi come Natan (diventato poi Nathan) o Natanaele. La sua traduzione italiana è Gionata, un nome di tradizione biblica, che è stato portato dal figlio maggiore di Saul, che divenne amico di Davide.

Nella forma inglese, quella che è molto comune anche nel nostro Paese, cominciò a diffondersi soprattutto dopo la Riforma Protestante; alcune sue varianti sono Jonatan (spagnolo), Jonatas (portoghese), o Joonatan (finlandese).

In Italia, come detto, è un nome piuttosto comune per i bambini, anche se negli ultimi anni ha subito una leggera flessione; nel 2019 è stato comunque scelto per 117 nuovi nati sul territorio italiano, ovvero lo 0,06% del totale.

Fra i Jonathan particolarmente famosi ricordiamo lo scrittore Jonathan Swift, autore de I viaggi di Gulliver, l’attore Jonathan Rhys-Myers, oppure lo scrittore Jonathan Safran Foer.

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