Anonimo

chiede:

Buon pomeriggio, mi chiamo Annunziata.
Sto compiendo 50 anni e desidero tanto un figlio, perciò mi sono affidata
a un centro estero di fecondazione eterologa con ovodonazione, e il
‘transfer’ avverrà il prossimo 28 febbraio.
Mio marito mi segue, dato che darà regolarmente il suo seme, che dovrà
essere però trattato non avendo gli spermatozoi una motilità sufficiente: ha comunque eseguito degli spermiogrammi, che non hanno evidenziato
particolari problemi.
Volevo solamente dei consigli da seguire, data la mia non più verde età,
e soprattutto essere messa al corrente dei rischi reali che dovrei
incontrare.
Qui in Italia mi sono affidata a una ginecologa che mi sta seguendo da
mesi e mi ha sottoposta a tutta una serie approfondita di esami,
dall’esito buono, all’infuori di una iperomocisteinemia, per la quale mi
farò visitare ai primi di marzo presso un centro antitrombosi.
Grazie per l’attenzione e attendo cortesemente un vs riscontro.

Gentile Annunziata, la sua gravidanza dovrà essere seguita in modo constante ogni mese; in caso di stato trombofilico dovrà sottoporsi a terapia anticoagulante per tutta la gravidanza e nel puerperio. Ad ogni controllo la sua ginecologa le indicherà come comportarsi in caso di riscontro di patologie.
Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo