Anonimo

chiede:

Fra 15 giorni nascerà il nostro cuccioletto (primo figlio per il
mio compagno, secondo per me), ho 36 anni e il mio compagno 30. Siamo in
ansia… non per il parto, non per il bambino, ma per mia suocera.. ha già
deciso che sarà lei a crescerlo perchè io dovrò cercarmi un lavoro
presto, ha deciso la data e la chiesa per il battesimo al quale io non
sarò partecipe in quanto separata dal mio ex marito, secondo lei noi
dovremmo dare a lei il nostro bimbo perchè avendo cresciuto 5 maschi
sarà di certo migliore di me nell’educazione visto che io ho educato (bene
a mio avviso!!) solo una femmina… non tiene in considerazione nè noi nè la
mia famiglia di origine… ho una mamma, tanti zii, e c’è ancora la mia
adorata nonna che mi ha cresciuto. Con il mio compagno abbiamo tentato
tante volte di farle capire che il figlio è nostro e che lo vogliamo
educare e crescere secondo le nostre idee, che non sono idee
fantascientifiche, ma comuni a tutti, ma lei si butta in depressione, si
mette a piangere e passa giorni senza parlare con nessuno. Premetto che
lei a sua volta ha dovuto combattere con una suocera invadente e tuttora
dice che ha dovuto cambiare paese per starsene in pace. Il problema è che
noi già da 8 anni viviamo da soli a 20 km di distanza da lei, non vorrei
trovarmi costretta a traslocare ancora più lontano. Mi dia un consiglio!!

Carissima,
spero di non apparire troppo dura nei confronti di sua suocera, ma leggendo
le sue parole mi è salito immediatamente un NO forte e chiaro! Sua suocera,
con l’atteggiamento che tiene quando voi vi mostrate contrari alla sua
proposta (piangere, deprimersi, non parlare con nessuno) mette in atto un
vero e proprio ricatto psicologico al quale né lei né il suo compagno dovete
in alcun modo cedere. E non perché sua suocera è brutta e cattiva,
sicuramente è animata dalle migliori intenzioni, ma quello che per lei è il
bene del vostro cucciolotto, può invece essere molto dannoso per il bambino
stesso. Siete voi genitori che avete non solo il diritto, ma anche il dovere
di occuparvi di vostro figlio, di accudirlo, di crescerlo, di educarlo,
nessuno, per quanto vicino di parentela e di affetti, può scipparvi un ruolo
che è e deve rimanere vostro. Il sospetto che ho è che se sua suocera è così
convinta della sua incapacità di crescere questo bambino, stando ogni giorno
con lui e crescendolo lei, non potrà non trasmettere anche al piccolo la
sensazione che i suoi genitori non si occupano di lui, che non ne sono
capaci, e questo non vedo come possa giovare al vostro bambino. Non sto
criminalizzando le suocere e i nonni, ci sono molte situazioni in cui
appoggiarsi a loro è utile oltre che necessario, se lei decide di tornare
presto a lavoro e appoggiarsi quindi a sua suocera per crescere il suo
bambino ha tutto il diritto di farlo, ma deve essere una scelta sua, non
certo un’imposizione di questa donna.
I nonni sono una parte fondamentale della vita dei bambini e prima di negare
loro la gioia di un rapporto con i nonni ci devono essere motivi davvero
gravi che lo giustifichino. Ma negare la relazione con i genitori è
altrettanto, anzi ancor più grave e dannoso.
Sono convinta che lei abbia fatto un ottimo lavoro con sua figlia, il meglio
che come madre ha saputo fare, come tutte facciamo, e nessuno ha il diritto
di venire a dirle “io so fare meglio, tu non sei capace”. Il consiglio che
le do è di tenere duro, di non cedere a questi ricatti morali, di fare
fronte comune con il suo compagno per il bene di vostro figlio, non per
rivalsa verso sua suocera. I bambini non devono mai diventare strumento
delle lotte di potere tra i grandi, gelosie, tensioni, guerre di confini e
di limiti devono restare fuori da loro e dalla loro serenità. Non esiste che
sia qualcun altro ad arrogarsi il diritto di crescere suo figlio, di fissare
la data del battesimo, di dirle come fare la mamma. Se per tutelare il
vostro “nido” e il vostro bambino è necessario aggiungere chilometri, veda
lei se è il caso di trasferirsi ancora, ma temo che sua suocera non si
arrenderebbe molto facilmente. Fatele capire molto chiaramente fin dove
siete disposti a concederle di entrare, oltre quella linea le deve essere
molto chiaro che il territorio è solo vostro.
Un augurio di cuore

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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