Iris

chiede:

Gentile dottore,
mi chiamo Iris ed ho 39 anni.
Con mia grande tristezza il 10 febbraio c.m., alla 16esima settimana di gravidanza, ho dovuto fare una IVG. Infatti, nel corso dell’ecografia del bi-test in data 20 gennaio 2016 (13+2), la mia bambina presentava un igroma cistico nucale di 11,1 mm, per cui la mia ginecologa ha ritenuto opportuno stoppare con la visita e mandarmi a fare una villocentesi. Purtroppo con i tempi lenti che abbiamo qui da noi, l’esame è stato eseguito l’01 Febbraio ed i risultati sono arrivati dopo 4 giorni: sindrome di down.
Ora la mia domanda è la seguente, che purtroppo, a causa dello stato di incoscienza e poca lucidità in cui mi sono trovata, non ho chiesto a nessun medico: come sarebbe continuata la mia gravidanza e che genere di problematiche avrebbe avuto la mia bambina? La trisomia 21 + igroma così significativo, che anche nell’eco fatta in ospedale prima dell’interruzione non era scomparso, avrebbe permesso alla mia bimba di vivere? Ultima domanda: è possibile che riaccada nuovamente in una futura gravidanza?
Premetto che ho un figlio sanissimo di appena 1 anno.
Grazie per la risposta. Mi scuso per le domande, ma ho un bisogno esasperato di avere delle informazioni scientifiche che nessuno mi ha dato.
Grazie anticipatamente

Gentile Iris,
la maggior parte delle sindromi di Down sono occasionali. Questo significa che non c’è ereditarietà. Solo una piccolissima parte sono conseguenze di alterazioni geniche dei genitori. L’igroma cistico non interferisce di solito con la vita di un bambino. Le cose maggiormente importanti sono rappresentate da eventuali malformazioni che possono essere presenti nel Down, le quali spesso sono evidenziabili da un’ecografia di secondo livello.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo