Anonimo
chiede:
Buongiorno, sono una donna di 34 anni incinta naturalmente di 8+2 settimane. È stata una gravidanza tanto attesa e cercata e per questo ora qualche dubbio/ansia mi assale. Io e mio marito stiamo cercando un figlio da 4 anni, nel corso dei quali mi sono sottoposta a 3 iui e 3 fivet negative, intermezzate da un’altra gravidanza spontanea terminata con aborto interno inspiegato (nel senso che tutti gli esami sia sul materiale abortivo che su di me sono risultati a posto). Sarebbe mia intenzione fare il test sul DNA Fetale, che, da quanto letto, mi pare dia buoni risultati. La mia domanda (forse stupida e che comunque farò a breve anche al mio medico curante) è se ha senso in questo caso fare anche il test integrato. A me sembra che sia inutile. Ringrazio per la sempre cortese disponibilità,
Gentile Silvia, una strategia potrebbe essere di fare il test integrato e passare al test sul DNA fetale in caso rischio alto o anche solo semplicemente cosiddetto intermedio, cioè non bassissimo. Il test di screening è sempre utile, perchè non riguarda solo le cromosomopatie, ma anche altri aspetti come la preeclampsia, le cardiopatie, e quant’altro, e sicuramente non è invasivo e può anche essere considerato tutto sommato di basso costo. Se vuol tagliar corto e fare direttamente il test sul DNA fetale (di alto costo), può anche farlo, ma salterà importanti controlli utili. Questo è il mio parere. Non esistono protocolli precisi. Questi sono test che si fanno per scelta, non per obbligo, quindi è libera di ritenerli utili o inutili. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo
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