Anonimo

chiede:

Gentile Dottore, sono una mamma alla 22^ settimana della seconda gravidanza. Il mio gruppo sanguigno è B- e quello di mio marito AB+. Il primogenito ha gruppo B+, ma avendo per scrupolo richiesto la cartella clinica relativa al mio primo parto, ho purtroppo potuto appurare che per un madornale errore (hanno confuso il mio gruppo sanguigno con quello di mio marito nella trascrizione della cartella clinica), non mi è stata fatta l’iniezione di immunoglobine per evitare “l’incompatibilità ” di fattore Rh in successive gravidanze. Finora il test di Coombs indiretto risulta negativo e la mia ginecologa mi ha detto che è una garanzia sufficiente sul fatto che il mio organismo non sta “attaccando” i globuli rossi del bimbo che ho in grembo. Questo significa che per questa gravidanza “mi è andata bene” probabilmente perchè il feto è Rh, oppure perchè è positivo ma con scarsa densità di fattore D? In ogni caso è possibile che invece i problemi relativi all’incompatibilità di Rh debbano ancora insorgere? Per favore datemi risposte precise perchè sono allarmata. Vorrei conoscere tutte le possibili conseguenze legate al mio caso e soprattutto conoscere tutte le ipotesi che fanno si che il test di Coombs indiretto sia negativo.

Gentile Signora, posso dirle solo che con ogni probabilità le cose continueranno ad andare bene, anche se ovviamente nessuno lo può garantire matematicamente. Ovviamente come già il suo medico le avrà consigliato, esegua spesso il test di Coombs. Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo