Sono alla fine della mia terza gravidanza e nell’ultimo mese ho avuto 4-5
attacchi di panico. Premetto che questo non era mai successo nelle mie
gravidanze precedenti, mentre ne avevo sofferto verso i 18 anni per poi
combatterli e, credevo, sconfiggerli, tramite terapia da una brava
psicoterapeuta… credo che dipende dal non sapere come organizzarmi la
vita con questo nuovo figlio arrivato quando proprio non lo volevamo (ne
ho uno di 5 e una di 2 anni) e credo anche di saper gestire abbastanza gli
attacchi, ma mi generano preoccupazione soprattutto per il dopo parto (ho
paura che si aggravino). Attualmente mi hanno consigliato di prendere un
rimedio dei fiori di bach che si chiama rescue remedi… lei cosa mi
consiglia?
Grazie e un saluto,
Credo che insieme ai fiori di Bach, che in alcuni casi risultano effettivamente efficaci, possa essere importante per lei fare qualche colloquio con un/una psicoterapeuta, magari anche la stessa di quando aveva 18 anni, se esercita ancora, oppure una psicologa del Centro Nascita in cui partorirà. Non tanto perché questi attacchi di panico le creino seri problemi, come ha detto lei stessa sente infatti di saperli gestire senza troppi problemi. Ma per aprire una riflessione, sostenuta da un professionista, sui sentimenti contrastanti che questa gravidanza inaspettata hanno suscitato, e forse tuttora suscitano, in lei. Può essere un utile esercizio di autoconsapevolezza ora (e lei che ha già fatto un percorso soddisfacente di psicoterapia sa cosa significhi), ma soprattutto un possibile appoggio se nel post partum gli attacchi di panico, o anche solo la fatica fisica e psichica che potrà avere nella cura del nuovo arrivato potranno portare. Può anche darsi che invece, dopo il parto, la sua vita sarà molto meno stressante e complicata di quello che pensasse, nel qual caso non avrà bisogno di alcun sostegno. Se invece sentirà il bisogno di qualche colloquio con un professionista, avrà già una persona di riferimento che l’ha seguita fin dalla gravidanza.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento