Anonimo

chiede:

Buonasera Dottori, Mi chiamo Veronica e aspetto il primo figlio. Sono alla 30 settimana, il 21 aprile mi sono recata all’ospedale con forti coliche renali e febbre alta, i dottori hanno ritenuto che la soluzione temporanea al problema, per tutelare sia me che il bambino, fosse posizionare uno stent ureterale fino alla fine della gravidanza. La mia domanda è la seguente: partorirò in via naturale? Io non credo di farcela, proprio per i fastidi dovuti allo stent e alla sua presenza stessa, mi chiedo come potrei collaborare in sala parto con la paura che si stacchi il tubicino e che mi prendano le coliche in quel momento, se non qualcosa di peggio? Grazie in anticipo per la Vostra gentile attenzione e per un eventuale risposta alle mie perplessità. Cordiali saluti.

Ma perchè mai non dovrebbe farcela? Non c’è collegamento fra la presenza dello stent e la possibilità di partorire o meno per le vie naturali. Anzi, una volta che avrà partorito, verrà meno la compressione da parte dell’utero sull’uretere e le cose andranno meglio. Si consulti con l’urologo e il suo ginecologo. Non tragga conclusioni affrettate ed emotive. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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