Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono Cinzia una mamma di un bambino di quasi 9 mesi, mio marito si è preso l’influenza, dopo 3 giorni mi sono ammalata anch’io e il giorno dopo anche mio figlio aveva la febbre. Essendo che avevo la febbre molto alta non riuscivo a tenere mio figlio così per un paio di giorni è stato dai miei suoceri, anche di notte, appena la febbre mi si è abbassata sono andata a trovarlo, appena mi ha visto ha fatto un enorme sorriso e subito dopo è scoppiato a piangere, anche in braccio, proprio disperato. Io mi sentivo già in colpa a doverlo lasciare di notte, figuriamoci dopo la sua reazione, mi sono sentita una pessima mamma. Premetto che, non lavorando, mio figlio è sempre stato con me, ogni giorno e anche la notte mi alzavo sempre io, mai mio marito; e che i miei suoceri li vede sia sabato che domenica perchè siamo lì sia a pranzo che a cena. Faccio bene a sentirmi in colpa? sembrava così arrabbiato quando mi ha visto, mi ha proprio distrutta. Vi ringrazio per l’attenzione che avete prestato alla mia domanda.

Cara mamma, mi sento di poterla rassicurare rispetto alle sue paure e ad invitarla a stare tranquilla e ad abbandonare il senso di colpa che la sta schiacciando così tanto. Quello che è capitato è un episodio normale per l’età di suo figlio, infatti in quel periodo i bambini non hanno ancora sviluppato un senso di attaccamento vero alle e proprio alle figure che si prendono cura di loro, si rassicurano quando ci sono e vivono l’angoscia del “non ritorno” quando non le vedono. Da quanto racconta è lei la figura principale nella vita di suo figlio, il suo sorriso quando l’ha rivista indica la gioia e la felicità di averla ritrovata e la disperazione successiva è il normale sfogo dell’angoscia che ha sperimentato non vedendola. Questo ovviamente non significa che sia stato male con i suoi suoceri ma che ancora non ha fatto suo il concetto che lei tornerà sempre questo; questo legame di attaccamento si stabilisce proprio in seguito alla costanza con cui ai distacchi seguono sempre riavvicinamenti. Quando le dovesse capitare di assentarsi in futuro, lo dica a suo figlio, anche se può avere l’impressione che non capisca, i bambini anche molto piccoli hanno bisogno di avere informazioni chiare e precise di ciò che accade intorno a loro, questo permette di non alimentare paure e di costruire quel senso di permanenza dell’oggetto (rassicurarsi e rievocare la presenza della mamma anche quando questa é assente) e attaccamento di cui le parlavo. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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