Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
ho 41 anni, due figlie di 16 e 14 anni nata a termine con parto naturale.
La mia storia clinica è: tonsillectomia, appendicectomia, correzione di una malformazione di Arnold Chiari (craniectomia, decompressione occipitale, plastica della dura mater) 4 anni fa.
Il 5 maggio scorso mi viene diagnosticato un aborto interno alla 12ma settimana di una gravidanza che procedeva nel migliore dei modi.
Tre giorni dopo, presso l’ospedale S. Orsola di Bologna, revisione di cavità uterina. Tre giorni dopo seconda revisione per residui abortivi. Esami istologici nella norma in entrambe i casi.
Il tutto senza nessuna perdita ematica. Continuo ad avere forti dolori ed utero gonfio nei giorni seguenti. Beta Hcg che calava nella norma. Residuo vascolarizzato di circa 1 ,5 cm, utero gonfio, retroflesso (sempre stato normale).
Mi curano con terapia antibiotica (clavulin per 20 gg) e froben 200.
Mi sottopongo a continui controlli ecografici e visite per monitorare la situazione
il residuo muore a poco a poco, non è più vascolarizzato. Il 6 giugno ho delle regolari mestruazioni che la mia brava e attenta ginecologa privata (!) aveva esattamente previsto poiché è ottima la funzionalità delle ovaie. Il mio ciclo di 28 giorni è stato sempre regolare. Controllo dopo mestruazioni: l’utero è ancora un po’ gonfio e dolente, l’endometrio non ancora regolare e c’è ancora qualcosa laddove c’era il residuo.
La mia dottoressa mi ha consigliato di aspettare la prossima mestruazione per vedere se si sistema tutto.
Mio zio, il mio meraviglioso ginecologo storico, insegnante per tantissimo tempo in una scuola di ostetricia, chirurgo e ora missionario in un altopiano dell’Etiopia, che ho incontrato qualche giorno fa, informato della vicenda, vorrebbe farmi fare un’isteroscopia.
Io sono molto stanca, non vorrei fare più niente.
Secondo la sua esperienza clinica, posso davvero sperare, dati comunque i miglioramenti evidenti, in una risoluzione naturale senza ulteriori interventi?
La ringrazio

Gentile signora Claudia,
concordo col parere espresso dal Collega suo zio in merito all’esecuzione di un’isteroscopia diagnostica che consenta di valutare “de visu” la presunta neoformazione presente a livello della cavità uterina; anche se tutta la clinica sembra essere non sospetta, il controllo suggerito, in mani esperte, è veramente semplice. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Ginecologo