Anonimo

chiede:

Salve, mi chiamo Margherita e ho 21 anni. Qualche giorno fa mi sono state
diagnosticate delle cisti ovariche ad entrambe le ovaie, le quali mi
hanno sempre procurato fin dal primo ciclo (11 anni) forti dolori
mestruali, flussi molto abbondanti, acne (anche se non esagerata) e
qualche pelo in più (non molti). No perdita di capelli. La diagnosi non
ha stupito la mia famiglia in quanto tale malattia fu diagnosticata ai
tempi anche a mia madre, mia nonna e mia zia, le quali furono tutte
sottoposte a un intervento chirurgico. Ho letto in vari siti e forum che
il farmaco che mi è stato prescritto (Diane) dalla ginecologa, che ha in
cura anche mia madre, ha dato numerosi e svariati effetti collaterali
anche gravi. Le abbondanti testimonianze negative mi hanno un po’
spaventata e preoccupata e vorrei sapere a quali effetti collaterali
potrei essere più esposta tenendo conto che in famiglia vi sono anche
problemi di cuore (extrasistolia ventricolare, ipertensione (mia nonna e
mio padre), ipotensione (mia madre) ecc.) e di colesterolo alto. Io
stessa ho in mano un’impegnativa, che userò fra breve, per un
elettrocardiogramma dinamico(holter). Le donne della mia famiglia
soffrono anche di osteoporosi e anemia per mancanza di ferritina.
Inoltre, sia mia nonna che mia madre sono tendenti alla depressione e
crisi di ansia. Io stessa durante l’adolescenza ho sofferto di crisi
depressive tendenti all’anoressia a causa di un forte disagio scolastico
curato attraverso una psicoterapia. Non ho mai fumato; non ho mai
assunto, né assumo farmaci (eccetto l’oki durante il ciclo). A breve mi
sottoporrò anche agli esami del sangue per controllare il livello di
testosterone. Grata fin da subito per la risposta e sperando di essere
stata abbastanza esaustiva, Le porgo cordiali saluti.

Gentile Margherita,
le patologie correlate alla sindrome dell’ovaio policistico (se questa è la
diagnosi che le è stata posta) riguardano il dismetabolismo glicidico
talvolta associato ed in tal senso vale la pena eseguire sia esami di
controllo che terapia adeguata per gestire gli squilibri che, a lungo
termine, possono favorire manifestazioni dannose per l’apparato
cardiocircolatorio. La pillola Diane viene usata sia come contraccettivo che
come antagonista degli effetti androgenizzanti della sindrome, ma,
contenendo una molecola antiandrogena, non favorisce né ipercolesterolemia,
né problemi cardiovascolari; esistono, comunque, altri prodotti
contraccettivi a basso dosaggio che consentono ugualmente di gestire le più svariate
situazioni che la sindrome può comportare. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Ginecologo