Anonimo

chiede:

Gentili Dottori, lo scorso anno a 32 anni ho avuto il mio primo
figlio con parto naturale in seguito alla rottura anticipata delle membrane
(che si è manifestata a gocce) al termine della 36 settimana di gravidanza.
Avrei tanto desiderato capire la causa di tale anticipo ma né il mio
ginecologo né all’ospedale mi hanno saputo dare una spiegazione.
Avevo lo streptococco agalactiae riscontrato con il tampone vaginale alla
33
settimana e dall’esame delle urine eseguito un mese prima del parto
risultava C.A. 5-10 leucociti campo M.
Inoltre dopo il parto ho effettuato un esame del sangue e si sono notate le
transaminasi alte: transaminasi O (AST) 35 e transaminasi P (ALT) 105.
Da questi valori si può dedurre qualche spiegazione?
Potrei anche non essermi riposata a sufficienza? Quando sono giunta in
ospedale comunque l’utero era ancora chiuso.
In una mia prossima gravidanza è molto probabile che ciò si ripeta? È vero
che se si ha già avuto un parto pretermine ci sono le basi perché siano
pretermine anche i parti successivi?
Cosa potrò fare in modo che ciò non riaccada?
Grazie per la Vostra disponibilità.

Gentile signora Adriana,
un parto alla 36esime settimana è da considerarsi solo moderatamente fuori
norma, in quanto il parto avviene, normalmente, attorno alla 40esima settimana,
ma può, sicuramente e senza particolari rischi, anticipare di un mese. Le
transaminasi elevate possono suggerire solamente un ampliamento delle indagini
sulla funzionalità epatica. Per il resto non deve preoccuparsi. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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