Anonimo

chiede:

Buongiorno, mi rivolgo a voi per avere delle informazioni riguardanti una
brutta esperienza che mi è capitata. Mia moglie purtroppo ha avuto un parto
prematuro ad inizio del sesto mese, dovuto all’apertura dell’utero a causa
di una infezione. Il bambino è nato vivo, ma purtroppo dopo un po’ il suo
cuoricino si è fermato. I dottori mi hanno detto che era troppo piccolo
pesava 650g. Ora volevo sapere se trattandosi di parto prematuro mia
moglie ha diritto ugualmente alla maternità. Era entrata da qualche giorno
al sesto mese. Grazie e cordiali saluti

Gentile utente, la circolare n°45 del 21 febbraio del 2000 l’INPS chiarisce ove ce ne fosse la necessità che alla lavoratrice che ne faccia richiesta è riconosciuto il diritto all’intero periodo di maternità anche se il parto è avvenuto prima dei previsti due mesi di astensione ante partum, purché dopo il 180° giorno. Le dovrà quindi essere riconosciuto un periodo di astensione obbligatoria dopo il parto di tre mesi, più i due mesi di astensione obbligatoria non goduta prima del parto. Il fatto che il bambino sia nato vivo e non sia sopravvissuto non ha rilevanza ai fini dell’applicazione della norma. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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