Anonimo

chiede:

Salve, sono una donna di 43 anni, ho un figlio di 12 anni e mezzo nato con un parto naturale indotto alla 42^ settimana e uno di 13 mesi nato il 16 gennaio 2013, alla 41^ settimana e 2 giorni, con parto cesareo dopo un iniziale travaglio naturale (si erano rotte le acque, il bambino era alto ed essendo quasi mezzanotte i medici hanno optato per il cesareo, pur essendo io abbastanza contrariata). Adesso sono incinta nuovamente alla 23^ settimana, sono in buona salute e tutto procede nella norma. Desidererei partorire naturalmente ed evitare di sottopormi ad un nuovo cesareo. È possibile? Quali sono i pro e i contro? Quali rischi in caso di parto naturale indotto visto che anche nell’ultimo parto il bimbo si è fatto attendere e comunque, nonostante la rottura delle acque era alto e c’era poca dilatazione? Grazie in anticipo della risposta.

Gentile Anastasia, non posso credere che il taglio cesareo sia stato effettuato perchè era quasi mezzanotte e neanche perchè il bimbo era alto. Non riesco a immaginare l’indicazione segnata sulla cartella clinica “orario prossimo alla mezzanotte e bimbo alto” :-) Le indicazioni sono ben altra cosa. Probabilmente vi erano delle condizioni di necessità che non erano né l’ora tarda né il bimbo alto. Forse era grosso, ma a questo punto è il suo peso semmai che, se superiore ai 4200 g, poteva creare una sproporzione fetopelvica, ma non la sua altezza. L’ipotesi di un parto spontaneo dopo cesareo è da prendere in considerazione se si creano condizioni che lo permettano, e soprattutto che non si ripetano condizioni patologiche e sfavorenti il parto spontaneo. Lei si affidi ad una struttura in grado di fronteggiare le emergenze ostetriche, esprima il suo desiderio di un parto spontaneo e si fidi dei sanitari responsabili. Se potranno, asseconderanno la sua preferenza, ma in caso contrario le suggerisco di non ostinarsi, perchè non si tratta di una scelta solo per preferenze. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo