Anonimo

chiede:

Buongiorno, mi chiamo Erica, ho 28 anni e sono sposata da otto mesi. Io e mio marito, che ha 31 anni, stiamo provando, sin dal primo giorno di matrimonio, ad avere un figlio. Ma in questi otto mesi, pur facendolo spesso e senza nessuna precauzione, ancora non sono rimasta incinta. Da alcuni mesi a questa parte (direi a partire da dopo l’estate), ho iniziato ad avere problemi a dormire la notte. Mi addormento con facilità ma verso le due/tre di notte mi sveglio e non riesco a riaddormentarmi per diverse ore, almeno fino alle sei. Dalle sei fino alle otto poi dormo di solito abbastanza bene. Di recente ho letto l’articolo di una dottoressa che spiegava come i disturbi del sonno abbiano conseguenze notevoli su molti aspetti della nostra vita quotidiana. Oltre a provocare stanchezza durante il giorno (che io avverto, spesso anche appena sveglia la mattina), provocano appetito smisurato, voglia di mangiare cose dolci o grasse e quindi aumento di peso. Io ho anche questo sintomo; ultimamente infatti sono ingrassata qualche chilo e non riesco ad iniziare una dieta. Inoltre nell’articolo si diceva che la mancanza di sonno o i disturbi del sonno nelle donne possono addirittura provocare mancata ovulazione, ciclo sballato e difficoltà a restare incinta se non infertilità nei casi più gravi. Da quando mi sono sposata ho delle gravi alterazioni del ciclo. Ritardi anche di dodici giorni, forti dolori pre-mestruali, giramenti di testa e nausee anche di due tre settimane prima della comparsa delle mestruazioni. Insomma, mi chiedo se effettivamente i disturbi del sonno che avverto negli ultimi mesi non siano la causa di questa mia difficoltà a restare incinta. Ho fatto anche un controllo dal ginecologo ma era tutto a posto. Vorrei sapere se le mie sono ansie inutili o se invece sono giustificate. Inoltre vorrei chiedere come fare per “curare” questi disturbi. Ho provato con una tisana a base di camomilla, passiflora ed altre erbe, ma non è servito a molto. Aggiungo che sono contraria ai sonniferi o altre medicine. Preferirei qualcosa a base di erbe o l’omeopatia. Se avete qualcosa da consigliarmi sarei ben felice. Attendo una vostra risposta. Grazie, cordiali saluti,

Cara Erica, effettivamente i disturbi del sonno possono incidere sul funzionamento del sistema ormonale e quindi sul ciclo mestruale: siamo delle “macchine” perfette, ma dagli ingranaggi delicatissimi. Basta che qualcosa vada fuori fase, che anche le altre funzioni possono risentirne. Non posso darle una risposta certa in merito al ruolo che la sua insonnia ha sul fatto che non è ancora rimasta incinta. Mi sento però anche di invitarla a contenere la sua ansia rispetto a questo e di darsi tempo: si può iniziare a pensare che ci siano dei problemi di fecondazione dopo almeno un anno (ma anche due) di tentativi. Non mi dice molto degli altri ambiti della sua vita; ci sono problemi lavorativi, o di coppia, o di qualche altra natura che possono spiegare questi disturbi del sonno? Il ginecologo ha trovato una causa alle alterazioni del ciclo che lamenta da quando si è sposata? Il dubbio che mi pongo, e che le giro perché possa provare a darsi una risposta, è questo: è l’insonnia che le causa disfunzioni nel ciclo e quindi l’ansia di non riuscire a restare incinta, o, viceversa, il suo desiderio di restare subito incinta, non avverandosi, le ha provocato uno stato di ansia che le ha causato problemi di sonno e disturbi nel ciclo? Se così fosse, davvero darsi un po’ più di tempo (e darlo alla natura e al suo corpo, soprattutto) e accettare senza troppa frustrazione che non sempre si resta incinta al primo tentativo sarebbe ciò che più aiuterebbe lei e suo marito a vivervi questo primo anno di matrimonio e la vostra intimità con più serenità e senza caricarla in maniera troppo pesante di aspettative e conseguenti delusioni. Entrare nella spirale della speranza/delusione ogni mese al comparire delle mestruazioni è qualcosa che, le assicuro, non aiuterà certo l’arrivo del suo bambino. Per quanto riguarda i consigli su un prodotto per i suoi disturbi, la invito a rivolgersi al suo medico di famiglia, che meglio di chiunque altro conosce la sua storia clinica e saprà quindi prescriverle il prodotto più opportuno. Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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