Anonimo

chiede:

Mia moglie, di anni 31, è al suo secondo aborto: il primo è
occorso
circa 9 mesi fa per “uovo bianco” alla 9 settimana, mentre ora gli è
stata
diagnosticata una mola vescicolare completa alla 11 settimana. Lo
scorso
sabato scorso (1/7/06) ha subito un primo raschiamento per svuotamento
della
cavità uterina (le sue beta HCG erano a 1,500,000!), ieri (3/7/06)
le sue
beta HCG erano a 800,000, ma presentava ancora un utero ingrandito e
con
vescicole interne. Nel frattempo ha effettuato un ciclo chemioterapico
di 3
sedute e altre 2 ne dovrà effettuare nei giorni seguenti, mentre
questo
venerdì sarà operata di nuovo con un intervento eco-guidato (forse per
vedere meglio le rimanentio vescicole?). Ha poi, nei giorni seguenti,
effettuato dei R-X al torace, e ecografie ai reni, fegato, milza con
risultati negativi (cioè niente metastasi) mentre ieri, per maggior
sicurezza (3/07/06), una TAC (senza liquido di contrasto perché è
allergica)
di cui non si conosce ancora l’esito. Il dottore che ha operato la
prima
volta dice che, a suo parere, non si tratta di una mola maligna,
perché si è
ben staccata dalle pareti ed ha già tolta una massa di 500gr, la
rimanente
sarà tolta, come dicevo, venerdì p.v.
Le chiedo se il quadro che le ho descritto è a Suo parere
incoraggiante, e
soprattutto se in questi casi (o analoghi a questi) è in pericolo la
vita
del paziente. Grazie

Egregio signor Giovanni, penso che il curante abbia agito secondo tutti
i crismi e che pertanto il rischio di una forma maligna dovrebbe essere
scongiurata. Purtroppo in questi casi occorre pazienza e prudenza, ma
alla fine se ne esce bene. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo