Anonimo

chiede:

Ciao ciao, sono una mamma da poco più di 2 anni di un bambino meraviglioso (Francesco). Sono di origine rumene sia io che mio marito, il bambino e nato in Italia e in Italia siamo decisi di rimanere per sempre. Il problema è che mi sento così sola che non so come andrà a finire la mia vita di coppia e la mia relazione con mio figlio. A dire il vero sono
una mamma gelosissima di suo figliolo e anche dell’amore di suo marito, però
a 200 m di casa mia abita mia suocera che praticamente già ha tutto il
rispetto e l’amore del mondo da parte di suo figlio (e me lo fanno vedere
ogni volta che c’è bisogno), però a lei non basta vuole anche tutto il amore
di mio figlio, per esempio si fa chiamare mamma (anche se lo sa benissimo
che a me dà molto fastidio), non gli dice mai no (cosi la cattiva sono solo
io), prova sempre di comprarlo con tutte le case del mondo, e quando io lo
rimprovero lei è sempre là per prenderlo in braccia. Che cosa devo fare? Io i miei genitori non li ho vicino perchè sono in Romania, abbiamo solo
lei. Amiche non ne ho, lavoro per la suocera perchè ha una confezione
aperta, quindi quando vado al lavoro il bambino rimane con lei (dalle 15
alle 21). Non so più come fare veramente sento che me ne vado di testa. Non ho nessuno con cui sfogare tutti questi problemi. Vorrei tanto parlare con
uno psicologo perchè tutta questa rabbia che ho dentro ogni tanto la
sfogo sul bambino e non va bene. Non è giusto. Aspetto una risposta al più
presto, grazie.

Cara Mirela, la situazione che mi descrive mi fa stare male per lei. Ha ragione, così non è possibile andare avanti. Ci sono due cose fondamentali da fare: chiedere aiuto a suo marito, spiegandogli la sua sofferenza e chiedendo un suo sostegno per mettere un confine tra voi e sua suocera. Sua suocera non si deve permettere di entrare così prepotentemente nella vita sua e della sua famiglia, provare a sostituirsi a lei nel ruolo materno con suo figlio. Mi auguro che suo marito sia capace di vedere gli errori di sua madre e quindi di sostenerla e stare dalla sua parte. Da quello che mi scrive immagino che suo figlio non vada al nido, e questo no facilita le cose perché se il bambino stesse all’asilo nelle ore in cui lei lavora non dovrebbe stare con sua suocera. Se sente il bisogno di parlare con uno psicologo mi sembra una buona idea cercarne uno, per avere uno spazio dove parlare ed esprimere la sua rabbia e la sua frustrazione, ma accanto a questo c’è anche bisogno che lei , con l’aiuto di suo marito, meta dei confini chiari e netti a sua suocera, per il bene suo ma ancora prima per il bene di suo figlio che altrimenti cresce con una seria confusione dei ruoli in famiglia e con un senso continuo di confusione rispetto ai no e alle regole educative che lei cerca di dargli e che sua suocera puntualmente disconferma.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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