Anonimo

chiede:

Buongiorno, volevo chiedere ai vostri esperti un parere su come devo comportarmi nel caso in cui venisse rifiutata la domanda di maternità anticipata per gravidanza a rischio durante il periodo di disoccupazione ordinaria. Un caso similare è stato analizzato il 24/08/2009 dalla Consulente D.L. Maria A. Calabrese ma per maggiori chiarimenti espongo qui il mio caso e mi piacerebbe poter avere il suo diretto parere. Io sono stata licenziata il 14 aprile 2009 dopo 13 anni e mezzo di lavoro continuativo presso la stessa azienda che per calo attività ha dovuto licenziarmi, il 21 aprile 2009 sono entrata in disoccupazione ordinaria e dovrebbe terminare il 21 dicembre 2009. Durante il periodo di disoccupazione ordinaria rimango incinta (il concepimento è avvenuto l’11 luglio 2009 e la data del parto è previsto per il 3/04/2010). Ho portato sia all’Ispettorato del lavoro, sia all’Inps il certificato rilasciato da ginecologo dell’ASL che conferma lo stato di gravidanza a rischio prescrivendomi il riposo assoluto oltre qualche medicinale da assumere 2 volte al giorno. L’Inps non ha accolto la mia domanda perchè all’inizio del mio ottavo mese di gravidanza non percepisco nessun assegno di disoccupazione per cui non posso chiedere nulla. Io ho cercato di spiegare che il mio congedo di maternità nello stato attuale in cui mi trovo (maternità a rischio causa frequenti casi di contrazioni per cui necessito di riposo assoluto certificati da ginecologo ASL) non coincide con la fine del settimo mese ma con il 28/10/2009 periodo in cui sto entrando al quinto mese di gravidanza per cui il mio caso specifico di congedo di maternità è appunto anticipato. Le leggi in merito tutelano la donna in maternità. Vi prego di darmi una risposta e consigli su come comportarmi con l’INPS e/o con l’ispettorato per poter istruire adeguatamente la pratica che mi vedono rigettare. Cordiali saluti.

Gentile Utente, dal quesito esposto non si evince se Lei ha adempiuto a tutto l’iter burocratico che tale prestazione richiede. Gli adempimenti in sequenza sono: la sussistenza di rischio abortivo attestato da un ginecologo del servizio sanitario, la presentazione della domanda all’Ispettorato del Lavoro, entro 7 giorni lo stesso si pronuncia in merito alla sussistenza o meno dei requisiti di gravidanza a rischio, a questo punto si formalizza la pratica all’Inps richiedendo la sospensione dell’indennità di disoccupazione in luogo del trattamento di maternità anticipato. Le ricordo che nel caso l’INPS Le dovesse rigettare l’istanza Lei ha facoltà di proporre ricorso entro 90 giorni dal diniego. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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