Anonimo

chiede:

Salve Dottoressa, sono una ragazza di 29 anni sposata da tre anni e mezzo (anche mio marito ha 29 anni), ma siamo ancora in cerca di una gravidanza che tarda ad arrivare! Purtroppo ci sono stati tanti problemi a livello fisico da parte mia e di mio marito, mi spiego: a giugno del 2011 abbiamo iniziato ad investigare sul motivo di questo ritardo con la mia ginecologa e abbiamo scoperto tramite una isteroscopia che avevo un mioma sul collo dell’utero e tramite una isterosalpingografia le mie tuba non erano neanche pervie. Dunque a giugno dell’anno scorso tramite una laparoscopia mi sono state rese pervie le tuba ed mi è stata fatta anche la miomectomia, dopo ho ripetuto ISG e le tuba erano pervie e la mia ginecologa mi ha consigliato anche 5 sedute di idrotubazione. Ad ottobre dell’anno scorso per un ritardo feci le beta che mi attestavano il mio stato di gravidanza, non sapete quanta gioia ma che è durata solo 36 giorni, in quanto mi son comparse le mie prime macchie marroni ed in seguito il ciclo e contattai la mia ginecologa e mi disse che era un aborto chimico! Il mese seguente ci riprovammo di nuovo (e forse presumo sia stato quello il nostro errore di non aver aspettato neanche un ciclo) e avendo riprovato son rimasta di nuovo incinta, feci la mia prima ecografia al 40° giorno, ma la mia ginecologa vedeva qualcosa di strano, c’era solo un sacco gestazionale, mi disse di aspettare e ripetere l’eco a distanza di 2 settimane. Ritornammo ed effettivamente si trattava di un uovo chiaro: l’embrione non c’era! Il giorno seguente mi ricoverai per il raschiamento ! Io ero distrutta, in più si aggiunse il fatto che ho corso anche il rischio (durante il raschiamento) di una perforazione dell’utero… nelle ore seguenti di quel giorno i medici mi rassicurarono dicendo che si era solo sospettato (questa perforazione) ma effettivamente non c’è stato nulla in quanto non c’era neanche un minima emorragia che si sarebbe vista dall’ecografia!!! Ed ora arriviamo a quest’anno la mia ginecologa mi ha consigliato di attendere prima di tentare un’altra volta! Questa è la mia storia ! Mentre dall’altro canto anche mio marito ha avuto dei piccoli problemi: uno spermiogramma che non è eccellente per la quantità e motilità degli spermatozoi ed un varicocele di secondo grado, per cui a marzo ha subito l’intervento per il varicocele mentre per lo spermiogramma ha fatto una cura di 4 mesi di spergin q10 e spergin forte che finirà tra qualche giorno! Ora è da due mesi che ci stiamo riprovando ma niente ancora, la mia ginecologa mi ha detto di darci un anno di tempo e poi se non succede niente dovremo ricorrere all’icsi. Dopo averle raccontato un po’ la mia storia le domande sarebbero tante ma le più importanti sono 1. innanzitutto se dopo una isg c’è la possibilità di riavere, anche a distanza di uno o due anni, lo stesso problema, ovvero se le mie tuba potrebbero richiudersi; 2. se è stato un errore aver riprovato subito il mese seguente all’aborto chimico o dovevamo aspettare qualche mese; 3. perchè ho avuto questo uovo chiaro, c’è una maggiore probabilità di riavere una ulteriore gravidanza con lo stesso problema? 4.se c’è stato un perforamento dell’utero è vero che si sarebbe visto tramite un eco? E se ci fosse veramente stato, se pur lieve, costituirebbe un problema per un’altra gravidanza? 5. per quanto riguarda l’icsi che pensate? Sarebbe il metodo da ricorrere nel nostro caso? 6.eventualmente fare una mappatura cromosomica sarebbe un tipo di analisi per cercare in maniera più veloce dov’è il nostro problema? 7.il giorno precedente al raschiamento chiesi alla mia ginecologa se fosse stata una soluzione far analizzare il prodotto abortivo per vedere cosa non era andato bene, ma lei mi rispose che sarebbe stato un’analisi costosa e al tempo stesso che non ci avrebbe dato alcuna risposta a nostri tanti perchè. È vero? 8.questo mese ho avuto il ciclo il 3 novembre e abbiamo avuto rapporti non protetti il giorno 16 e 17,sono sicura (in quanto l’ho sentita l’ovulazione) di aver ovulato dall’ovaio sinistro la mattina del 17 ma perchè mi continua a far male invece l’ovaio destro? Io spero che questo mese siamo un po’ più fortunati! Scusatemi se mi son dilungata ma non potevo farvi queste domande senza avervi raccontato la mia storia! Aspetto una vostra cortese risposta alle mie 8 domande! Vi ringrazio in anticipo del tempo che decidete di dedicarmi! Vi saluto!!!

Carissima, viste le numerose domande, vado in ordine anche con le risposte:
1. la non pervietà delle tube può essere causata da vari fattori, per cui a volte (poche) è possibile che anche dopo una terapia chirurgica queste possano ridanneggiarsi, per esempio in seguito ad un’infezione pelvica;
2. a mio giudizio non avete sbagliato a cercare un altro bambino subito dopo il primo aborto, visto che non ci sono controindicazioni in questo senso;
3. il problema dell’”uovo chiaro” è molto frequente e può essere causato da molteplici fattori, ma soprattutto da cause embrionali, spessp difetti cromosomici che sono incompatibili con la vita: per capire le vere motivazioni di questo aborto interno poteva essere utile un’analisi del materiale raschiato, ma solitamente non viene richiesta di routine, soprattutto quando il la donna ha abortito spontaneamente meno di 3 volte (in questo modo ho forse risposto anche alla domanda 7);
4. la perforazione dell’utero, oltre a dare seri problemi di dolore ed emorragia alla donna, è diagnosticabile con l’ecografia. In realtà la revisione della cavità uterina (raschiamento) non è priva di rischi, anche senza perforazione: le pareti uterine infatti potrebbero aver subito un danno ed essersi “incollate”, ciò provoca una difficoltà nell’impianto del prodotto del concepimento.
5. Riguardo le metodiche di fecondazione assistita non posso sbilanciarmi non conoscendo approfonditamente la situazione clinica della coppia, solitamente se nella donna non c’è nessun problema l’ICSI è la tecnica di prima scelta. È vero anche però che prima di eseguire le tecniche lo stato di salute della donna e dell’uomo viene indagato in modo molto approfondito e quindi è possibile che l’indicazione cambi e si scelga un altro metodo.
6. La necessità di eseguire un cariotipo (mappa cromosomica) o di cercare delle mutazioni geniche nei genitori verrà valutata durante l’iter della procreazione medicalmente assistita oppure in seguito ad un terzo aborto (che speriamo non avvenga).
8. L’ovulazione può dare alcuni sintomi dolorosi, ma questi non sono indicativi circa l’ovaio in cui avviene (a volte infatti il dolore si irradia in un’altra zona), e comunque questo dato non è importante.
Spero di essere stata sufficientemente chiara, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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