Anonimo

chiede:

Salve, sono attualmente alla 25.ma settimana della mia seconda gravidanza. Il primo figlio ha 3 anni e circa 3 settimane fa abbiamo notato un ingrossamento dei linfonodi senza altri sintomi. Ad un successivo controllo (oggi), il pediatra ci ha detto che potrebbe essere (o essere stato) un’infezione virale tipo mononucleosi o citomegalovirus. Ha prescritto analisi del sangue per accertarsi. Volevo chiederle quali sono i rischi che corre il feto? Premetto che nella villocentesi non c’era niente di anomalo così come nell’eco morfologica. Quali indagini dovrei fare nel caso risultasse una positività del bambino alla mononucleosi o al cmv?

Il bimbo in pancia è ormai del tutto formato e, al massimo potrebbe ammalarsi come suo figlio. Impossibile che si verifichi ora una malformazione o un’anomalia cromosomica, quindi nè villocentesi nè eco morfologica hanno alcun nesso con l’accaduto. Inutile fare indagini su di lei, perchè un’eventuale sieroconversione della mamma non indica necessariamente infezione del feto. Insomma da un lato c’è ben poco che lei possa fare, dall’altro neanche vi sarebbero soluzioni se potesse accertare l’infezione del feto, a quest’epoca gestazionale. Fossi in lei non me ne preoccuperei. Sarà la natura a proteggerlo. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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