Buongiorno dottore. Ho 31 anni e due bellissime bimbe di 2 anni e mezzo e 11 mesi e sono alla 26^ settimana della mia terza gravidanza. Mi vergogno molto a dirlo ma appena ho saputo di essere nuovamente incinta ho pianto! Avevo una tale confusione in testa: mi sembrava troppo presto per una nuova gravidanza, avevo paura di ricominciare nuovamente tutto da capo e poi piangevo perchè non era giusto piangere per una cosa così bella! Insomma, ero molto confusa. Poi invece mi sono tranquillizzata, soprattutto dopo la prima ecografia, mi sono davvero emozionata e non vedo l’ora che nasca. Invece è da una settimana che mi viene da piangere perchè ho paura di non riuscire a dare le giuste attenzioni a tutti e tre, di non essere in grado di “soddisfare” le loro esigenze e alla fine di fare scontenti tutti e tre! Non so se mi sono spiegata, ma essendo tutti così piccoli hanno tanto tanto bisogno di tutto e io mi chiedo se ce la farò. So che posso farmi aiutare dai miei cari, ma mi sembra quasi una sconfitta, che io non sia in grado di allevare i miei figli da sola. Mi scusi se sono così drammatica ma vorrei tanto un consiglio da lei. La ringrazio fin d’ora per la sua attenzione. I miei migliori saluti.
Gentile Signora, credo che tutto sommato le sue paure possano essere fondate: “Stare dietro a tre monelli” non è certamente cosa semplice. Le attenzioni che richiedono come lei sottolinea sono tante, e la paura di non arrivare a soddisfare tutti può apparire sensato. Penso che in effetti qualche volta non riuscirà nel suo intento e qualcuno rimarrà scontento. Ne potrà rimanere molto dispiaciuta per questo, magari avrà anche dei sensi di colpa. Ma tutto ciò credo che sia normale. Lei non è wonder woman, ne ha la bacchetta magica, quindi probabilmente non potrà essere la madre perfetta. Lei ne ha conosciuta qualcuna? Non disperi, accetti l’aiuto dei nonni, che non sarà una sconfitta ne significherà che lei non è una buona madre, anzi il fatto che lei accetti l’aiuto dimostra che è in contatto con se stessa e sa valutare quando è il momento di chiedere aiuto. Un cordiale saluto.
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