Anonimo

chiede:

Gentile dottore, sono una donna di 35 anni mamma di tre bambini di
sette, sei e tre anni nati a termine senza nessun problema nel corso della
gravidanza. A luglio del 2006 ero all’ottava settimana della mia quarta
gravidanza ma purtroppo durante una visita di controllo il ginecologo mi
ha
detto che il battito si era fermato così il giorno dopo revisione uterina
con mia grande delusione. A settembre ritiro esame istologico e faccio
visita di controllo tutto a posto e il ginecologo mi dice che posso
riprovarci quando voglio. Attendo sei mesi ed a gennaio al primo tentativo
rimango incinta. Felice ed anche spaventata che l’evento possa ripetersi
la
gravidanza procede sino alla fine della dodicesima settimana. Anche qui
aborto interno e di nuovo revisione uterina. Un mese fa ho ritirato esame
citogenetico con seguente risultato: cariotipo 46,xy e nessuna evidente
aberrazione cromosomica mentre l’esame istologico dice: Resti placentari
con
segni di edema e di fibrosi dei villi (quadro di ipovascolarizzazione)
endometrite post abortiva. Cosa vuol dire? E stato di nuovo un caso?
Durante
quest’ultima gravidanza ho avuto forti mal di testa ma la pressione era
sempre a posto. Vorrei tanto ritentare un’altra gravidanza ma sono un po’
spaventata. Lei pensa che un anno di tempo dall’evento abortivo possa
bastare come attesa? Quante probabilità ci sono che possa accadere
un’altra
volta? Gli esami del sangue che ho eseguito in gravidanza erano a posto. Devo
accertarmi di qualcos’altro? In attesa di una sua risposta la ringrazio e
la
saluto cordialmente.

Nel suo caso eseguirei tamponi vaginali completi, ecografia TV ad alta
risoluzione e valutazione internistica completa (assetto coagulativo, con
mutazioni geniche per i principali fattori coagulativi, valutazione
autoimmunitaria, ormonale etc).
Sicuramente un anno dopo una interruzione è periodo più che sufficiente per
intraprendere una nuova gravidanza, se… si è trattato di una noxa
casuale…
Nel caso in cui fosse presente un fatto persistente (es, un’infiammazione
delle vie genitali, una eterozigosi per l’MTHFR etc), il rischio rimane. Per
questo riterrei opportuno che lei eseguisse ulteriori accertamenti.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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