Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
ho 35 anni e sono felicemente sposata da 3 anni dopo aver convissuto per 9
anni ed ho un un bimbo di 14 mesi. Con mio marito abbiamo avuto sempre
rapporti circa due volte a settimana anche se a lui non bastano ed è sempre
stato motivo di piccole discussioni sempre risolte. Lavoriamo
stagionalmente, così ogni 6 mesi dobbiamo trasferirci dalla nostra casa in
città ad un piccolo appartamentino composto da una camera da letto, cucina
e bagno. Questo sarà l’ultimo anno che abiteremo qui perchè il bambino
cresce e come in inverno ha la sua cameretta ne avrà bisogno anche in
estate, come d’altronde anche noi. Il mio problema è che comunque fino ad
ottobre saremo qui e ogni volta che facciamo l’amore ho sempre paura che il
bimbo si svegli e possa “sentire”. Lo so che è piccolino, ma questa cosa
non mi sta facendo vivere molto bente la nostra intimità. Sarebbe
“dannoso” in qualche modo se il bimbo ci sentisse? Premetto che quando ero
bimba (avevo 7 anni) una notte ho sentito i miei genitori fare l’amore e io
pensavo che mio padre stesse facendo del male a mia madre (cosa mai avvenuta
nella mia famiglia) e mi misi a piangere nel mio lettino. Dopo un paio di
anni ho capito quello che in quel momento stava succedendo, ma è una cosa
che non mi è mai uscita dalla testa. Non ne ho mai parlato con nessuno.
Potrà anche il mio bimbo avere un ricordo del genere in futuro se ci
dovesse sentire?
Grazie

Elisabetta, il problema che lei si pone a mio avviso è reale. Infatti la
possibilità che il suo cucciolo venga in contatto con quella che Freud
chiama “scena primaria” non è campata in aria, tant’è che lei porta ad
esempio se stessa. Questa “rivoluzionaria” scoperta freudiana, attualissima
ancora ai giorni nostri, ci ricorda che, per l’equilibrio psicologico di un
bambino quello che conta non è tanto “l’intensità” della “scena primaria”,
quanto la sua capacità di depotenziare emotivamente quelle immagini, di
poterle assorbire e ricollocarle nella propria mente, secondo il principio
di realtà. Di getto le direi che il bambino è piuttosto piccolo e non ci
sarebbero problemi, ma visto che noi non sappiamo bene cosa effettivamente
può recepire di ciò che vede, le consiglio di prendere delle precauzioni
per evitare qualsiasi complicazione, e per godere appieno la sua vita
sessuale. Credo che un po’ di fantasia non guasterebbe per risolvere il
problema giacché i letti ed anche quelli matrimoniali sono fatti per
riposare. Potreste fare di necessità virtù sfruttando appieno gli altri vani
dell’appartamentino dove risiedete. Oppure più semplicemente, se possibile
spostate il lettino nel bagno o nella cucina per riportarlo in camera da
letto quando non avete più bisogno della privacy. Credo che questo a livello
pratico possa essere sufficiente. Qualcosa vorrei aggiungerla sulla visione
della “scena primaria”: premetto che la sua reazione ad essa è stata
normale, infatti pensare che il papà sia facendo male la mamma vedendoli
fare l’amore è una impressione piuttosto diffusa nei bambini. Non
comprendendo i gemiti ed il contatto fisico dei genitori, la prima cosa che
viene in mente è la lotta. Il fatto che lei abbia capito dopo un paio
d’anni cosa fosse successo e che non ne abbia mai parlato, mi apre qualche
interrogativo: chiaramente la vicenda di suo figlio ha fatto riemergere
questo ricordo, semmai ne avesse avuto bisogno. Lei mi dice che spesso le è
capitato di contrattare con suo marito le volte in cui fare l’amore durante
la settimana: sembrerebbe che lei metta dei paletti sul numero, questo mi
lascia supporre che lei non ne abbia voglia per qualche motivo. Il rinforzo
più grande che madre natura ha creato per indurci a ripetere l’atto è
l’orgasmo. Il deterrente più forte ad esempio è lo stress e la difficoltà a
raggiungere orgasmo per citarle alcuni. Ora disquisire sulla vita sessuale
di una coppia senza avere elementi è fuori luogo, quello che le vorrei
suggerire è chiedersi se la sua “scena primaria” possa influenzare la sua
vita sessuale e sentimentale, se la ritiene appagante, se ritiene che ci sia
qualche cambiamento di rotta da fare. Buon “sentiero

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Psicologo