Anonimo

chiede:

Sono un neo-medico in attesa del mio primo figlio (6° mese di
gravidanza), essendomi laureata da pochi mesi e avendo appena concluso
le pratiche di iscrizione all’albo, non eserciterò la professione
quindi non percepirò alcun reddito prima che mio figlio nasca. L’ente
previdenziale di categoria prevede, com’è logico, una indennità di
maternità che è determinata in tal modo: “L’indennità è pari all’80% di cinque dodicesimi del reddito percepito
nel secondo anno precedente a quello della domanda.
L’indennità – come sopra determinata – non può essere inferiore a 5
mensilità di retribuzione calcolata nella misura dell’80% del salario
minimo giornaliero stabilito dall’art.1 del D.L. 1981/402.”
Io non ho percepito alcun reddito (in tutta la mia vita!) ma pago
comunque le quote dell’ENPAM: ho diritto all’indennità o no?
Grazie per la cortese collaborazione

Salve, in ogni caso consiglierei di presentare la domanda all’Enpam. È vero che l’indennità viene calcolata in base ai criteri da lei enunciati,
ma riterrei utile che (a titolo di tentativo) nella domanda venisse
specificato se vi è il diritto ad un “assegno minimo”. Questo perché
nel caso in cui il regolamento dell’Ente disponga diversamente, potrà
valutare l’eventualità di presentare la medesima domanda al comune di
residenza per “Prestazione sociale agevolata”. Cordialità

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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