Anonimo

chiede:

Ho 35 anni e un bellissimo bimbo di 5, nato a termine in seguito
alla mia prima gravidanza, normodecorsa e conclusasi con parto spontaneo.
Io e mio marito stiamo cercando di avere un secondo figlio, ma senza
esito. Ho collezionato 2 aborti spontanei nel giro di 11 mesi, il primo
alla sesta settimana e il secondo all’ottava, entrambi senza raschiamento.
La prima volta il ginecologo ha archiviato l’aborto dicendo che si
trattava di “anomalie genetiche casuali”, mentre dopo il secondo evento ci
ha prescritto tutti gli esami che rientrano nel protocollo della
poliabortività, esami appena fatti e di cui stiamo aspettando i risultati.
Nell’attesa, alcuni dubbi mi stanno rovinando l’esistenza:
1) Il fatto che mio padre, ex accanito fumatore, abbia avuto un ictus
cerebrale all’età di 56 anni (ora ne ha 69) dovuto alla quasi totale
chiusura delle carotidi, può essere indice di eventuali miei problemi di
trombofilia ereditaria? (premetto che io non fumo, né ho mai fumato);
2) Circa tre anni fa, per qualche giorno, mi è accaduta una cosa strana:
avvertivo un piccolo scoppio alle gambe cui seguivano immediatamente una
bozza dolorante e un livido. A causa della mia preoccupazione, il medico
di base mi fece eseguire i seguenti esami, tutti risultati negativi: PT
(attività protrombinica); PTT, fibrinogeno; ecodoppler venoso e arterioso
alle gambe. Questi fattori possono cambiare nel tempo? E, soprattutto,
questi esami hanno qualcosa a che vedere con quelli relativi alla
trombofilia ereditaria prescritti dal ginecologo?
3) Circa due anni fa, in seguito ad acufeni ricorrenti, l’otorino mi
prescrisse, tra gli altri, i seguenti esami, tutti fortunatamente
negativi: Reuma Test, AC anti tireoglobul., AC anti miscrosomi,
immunocomplessi circolanti, protidogramma, TSH, FT3, FT4. Questi esami
hanno qualcosa a che vedere con quelli relativi a problemi autoimmunitari
legati alla poliabortività? (premetto che mi madre soffriva di
ipertiroidismo e che è stata operata per rimuovere un nodulo benigno).
4) Poiché non stavo tranquilla, visto il precedente di mio padre, ho fatto
anche un eco doppler ai vasi epiaortici, anch’esso fortunatamente
negativo.
L’attesa per gli esiti degli esami è piuttosto lunga e, se fosse
possibile, avrei tanto bisogno di uno spiraglio di speranza.
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti.

Gentile signora, procediamo con ordine. Innanzitutto si parla di
poliabortività quando gli episodi abortivi sono almeno tre, quindi nel suo
caso la richiesta di tutti gli tutti gli esami del protocollo poliabortività
mi sembra eccessiva oltre che ingiustificatamente onerosa. Due, tre episodi
di interruzione spontanea di gravidanza rientrano nella normale storia
riproduttiva di una qualsiasi donna fertile. In ogni caso, attendiamo
quantomeno i risultati prima di tentarne l’interpretazione. Il fenomeno di
suo padre non lascia intendere che lei possa essere un soggetto
trombofilico; per quanto riguarda la seconda domanda, gli esami eseguiti
possono risultare normali o solo lievemente alterati anche in un soggetto
trombofilico, quindi è necessario attendere i risultati degli esami
eseguiti. Terza domanda: no, gli esami eseguiti in quella occasione
servivano per indagare una possibile tiroidite autoimmune, che si può certo
verificare insieme ad altre condizioni autoimmunitarie, alcune connesse alla
poliabortività, ma che nella stragrande maggioranza dei casi è una
condizione autoimmunitaria isolata; in ogni caso, i valori erano normali…
Infine, se mi permette, mi pare un tantino esagerato parlare di “spiraglio
di speranza” dopo essersi sottoposta a decine e decine di indagini
strumentali e di laboratorio tutti invariabilmente negativi.
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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