Anonimo

chiede:

Buongiorno a tutti, sono Marzia, ho 31 anni e sono felice di aver avuto la fortuna nella vita di diventare mamma, per ben due volte! Ho bisogno di aiuto per essere una mamma migliore. Ho due bimbi di 4 e 2 anni. Il grande ultimamente mi sta dando parecchi pensieri. Premesso che sono giovane ma credo nella sana sventola che ferma tutti i bollenti spiriti, purtroppo però ultimamente mi rendo conto che un po’ sono esagerata io, e un po’ non ottengo risultani con uno scapaccione. Mio figlio non ascolta, sia io che il papà lo richiamiamo più volte, per attirare la sua attenzione su qualcosa, o lo sgridiamo per aver fatto qualcosa e lui semplicemente risponde male, è maleducato, nonostante noi cerchiamo di insegnare a lui tutto il meglio che possiamo….per quanto nessuno nasca genitore. Qualcuno ci suggerisce di metterlo in castigo, ma a me dispiace perchè non siamo proprio quei genitori che ogni cinque minuti comprano giochi, patatine e caramelle e quindi il poco che gli do mi spiace toglierglielo. IO lavoro dalle 08.00 alle 16.00 e quando torno a casa corro come una pazza tra faccende domestiche, spesa e cena da preparare, non faccio mancare nulla alla mia famiglia, spesso sono stanca e stressata, ma vado avanti fiera di quello che ho fatto nella vita. Ho sposato mio marito due anni dopo che una caduta dal tetto l’ha reso paraplegico, mi sono battuta per avere dei figli, che lui temeva di crescere come padre disabile; ho una madre a cui è venuto l’esaurimento quando avevo ca. 4 anni di cui ricordo solo sventole e castighi…. e più vado avanti più mi rendo conto che sto quasi seguendo il suo esempio (mi riferisco alle sventole). Ho bisogno di essere raddrizzata come madre, probabilmente il mio grande ometto sta attraversando un momento di crescita in cui necessita di maggiori attenzioni ma vorrei sapere come comportarmi per ottenere da lui quello che voglio e per sapere come controllarmi, perchè purtroppo, un po’ lo stress, un po’ la fretta delle giornate mi rendo conto che lo ascolto a sufficienza e spesso urlo e magari parte la sculacciata, bada bene, non sono una mamma violenta, ma lui è un bimbo molto villano e maleducato, ultimamente, parlo dell’ultimo mese, in modo molto più evidente, così mi fa scappare la pazienza. Lo amo tanto e così anche il suo fratellino, aiutatemi a crescerli in maniera migliore, suggeritemi come fare per essere più paziente e perchè da grandi si ricordino di me come una mamma affettuosa e amorevole e non come io ricordo la mia, con un vuoto nel cuore. Grazie mille di tutto,

Cara Marzia, credo che la sua vita sia molto faticosa e frenetica, e per quanto lei cerchi di non fare mancare nulla alla sua famiglia, e in particolare ai suoi figli, lo stress quotidiano e le mille cose da fare fanno sì che qualcosa resti fuori, anche solo un po’ di tempo per lei stessa, per riposarsi e pensare a sé e basta. Questo non le permette di affrontare la dovuta calma le fatiche quotidiane che due figli piccoli portano con sé. Per quanto lei cerchi di dedicarsi al suo bambino più grande, è possibile che lui avverta il bisogno di averla più presente, e che quindi i suoi capricci ed i suoi comportamenti villani o maleducati siano semplicemente dei modi per richiedere la sua attenzione. E il fatto che la risposta spesso sia la sgridata o la sculacciata, può rischiare di innescare un meccanismo che si autoalimenta difficile da interrompere, in cui suo figlio impara che per avere l’attenzione che vuole da lei deve fare confusione, farla arrabbiare, perché la reazione che conosce di più in lei è quella, e quella ricerca. Può anche darsi invece che il problema sia tutto un altro, è difficile per me poter “fare una diagnosi” attraverso le sue righe, senza potervi vedere, lei e suo figlio, che interagite. Inoltre leggo le domande che si pone, la paura di usare troppo spesso le punizioni ed i castighi, la paura di assomigliare troppo a sua madre con cui ha avuto un rapporto tanto difficile… insomma, tante cose che qui in poche righe sarebbe riduttivo pensare di risolvere. Il consiglio che le do è di rivolgersi ad uno psicologo infantile che possa osservare lei e il suo bambino nelle vostre interazioni per capire se suo figlio sta comunicando un disagio con il suo comportamento, ma per poter prendersi anche lei da sola uno spazio per affrontare la difficoltà di vedersi scappare di mano troppo spesso reazioni, come le “sventole”, che non portano a nulla se non a far stare sempre peggio lei e ad insegnare a suo figlio un codice di comunicazione basato sulla violenza e non sull’ascolto e la comprensione. Penso che lei stia cercando di fare del suo meglio, e con un po’ di aiuto può imparare a sentirsi quella mamma affettuosa e amorevole che vorrebbe i suoi figli vedessero in lei.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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