Anonimo

chiede:

Gentilissimi dottori, sono una donna di quasi 34 anni e sposata
da dieci. Ho alle spalle una storia di poliabortività, la prima a 26
anni (uovo bianco), la seconda a 27 (aborto interno alla 7a settimana)
e
la terza a 31 (aborto interno all’8a).L’ultima diagnosticata al 30°
giorno del ciclo e proseguita senza sproporzione tra epoca della
gravidanza e sviluppo fetale. Ho assunto Progeffik 2 volte al giorno,
gonasi 3000 a giorni alterni, aspirinetta, deltacortene…Dopo il
terzo
aborto faccio uno screening approfondito e dagli esami miei e di mio
marito non emerge nulla di patologico, solo che dal tampone vaginale
risulto positiva all’ureaplasma ureal. ho iniziato una terapia
antibiotica con Bassado 100 una volta al giorno per 10gg, ma per mio
marito non ci è stata consigliata alcuna cura. Il medico di famiglia
ha
suggerito di far assumere anche a mio marito un antibiotico, il Rulid
2
volte al giorno per 6 giorni. I quesiti che Vi sottopongo ora sono
questi:
– deve fare anche mio marito la cura antibiotica?
– dopo quanto tempo dalla sospensione degli antibiotici devo ripetere
il
tampone vaginale?
– qualora fossi guarita, già nel prossimo ciclo (sto assumendo il
Bassado nella fase luteinica) posso riprovare ad avere una nuova
gravidanza?
– l’antibiotico assunto da mio marito può influire negativamente sulla
qualità degli spermatozoi? e se sì quanto dobbiamo aspettare prima di
riprovare?
Chiedo scusa se sono stata prolissa e vi ringrazio tutti di cuore.

Gentile signora Giovanna, mi pare vada bene la cura al marito, cura che non
influenzerà gli spermatozoi. Quanto alla possibilità di un nuova
gravidanza, per evitare una nuova delusione, le consiglio di
soprassedere e di pensare invece ad un’adozione. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo