Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono una donna di 35 anni in cerca del primo figlio. Ho sempre goduto di buona salute, ma la mia preoccupazione maggiore riguardo una gravidanza è sempre stata la gestosi. Mia madre ne ha sofferto quando sono nata io, tanto che le praticarono un cesareo d’urgenza e lei perse comunque parte della funzionalità di un rene. Una seconda gravidanza non riuscì a portarla a termine perchè le sue condizioni di salute erano troppo rischiose. Lo stesso capitò a mia nonna. Questa familiarità mi spaventa molto e vorrei sapere quanti rischi ci sono che la stessa patologia colpisca anche me. Cordiali saluti

Come ha già intuito, il fattore familiare ha un peso importante sulla preeclampsia e l’eclampsia. Il termine “gestosi” non è più usato. Nel corso del test di screening per le cromosomopatie che si esegue alla 12a settimana, può richiedere anche il test di screening della preeclampsia, che sarà comunque molto influenzato dalla sua storia familiare, in senso negativo. Tuttavia vi sono anche altri parametri oltre all’anamnesi personale e familiare, come la flussimetria delle arterie uterine, la sua pressione arteriosa, e il valore di due parametri biochimici. Uno di questi è la PAPP-A che viene già eseguito nel più famoso bitest. L’altro è il PIGF. Da tutti questi parametri lei può avere il calcolo del suo rischio di sviluppare o meno una preeclampsia in gravidanza e/o comunque uno stato di ipertensione arteriosa. Partendo da questo screening del primo trimestre, si avrà il quadro dei controlli e della profilassi da eseguire durante il prosieguo della gravidanza. È ovvio che tutto questo può essere realizzato da clinici che hanno esperienza in questo tipo di valutazione. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo