Anonimo

chiede:

Egregi dottori Genetisti, sono una donna affetta da fenilchetonuria
classica in trattamento dietetico/alimentare controllato dall’età di 10
giorni di vita. Attualmente seguo un regime alimentare particolarmente
basso in fenilalanina per prepararmi al concepimento in modo ottimale. Non
prevedo particolari problemi durante una mia eventuale (spero prossima)
gravidanza, a parte il fatto che sarà, ovviamente, considerata a rischio.
La mia domanda è, visto che voglio sottoscrivere una polizza di
assicurazione sanitaria per avere una sicurezza in più durante la futura
gravidanza, Lei/Voi mi consiglia(te) di dichiarare la fenilchetonuria alla
compagnia assicurativa, pur correndo il rischio di essere rifiutata a
causa delle conoscenze spesso poco approfondite in merito da parte dei
medici legali? Grazie in anticipo per la Vostra risposta.

Gentile signora, questa è una domanda di natura legale che mi coglie del
tutto impreparato; suppongo tuttavia che se lei vuole stipulare una polizza
per assicurare una gravidanza ritenuta a rischio a causa della presenza di
una variante genetica e non dichiara di essere portatrice proprio di quella
variante genetica, non si comporta in modo trasparente nei confronti della
compagnia di assicurazione che potrebbe, pertanto, far rivalere questo suo
comportamento in caso di problemi.
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Genetista