Anonimo

chiede:

Salve, ho due bambini, 6 anni e mezzo e 3 e mezzo. Con mio marito purtroppo spesso ci scontriamo sui metodi educativi. Io non sono d’accordo ad intervenire utilizzando sculaccioni o, peggio, schiaffi quando disubbidiscono. Nonostante questo devo purtroppo ammettere che, talvolta mi scappa lo sculaccione quando proprio mi hanno fatto perdere la pazienza! Ovviamente ciò mi capita raramente e se sento di aver esagerato chiedo loro scusa. Questo mio non sapermi controllare mi fa stare molto male, perché razionalmente non lo approvo, ma d’istinto certe volte mi “scappa”! Mio marito, che in generale mi rimprovera della mancanza di autocontrollo perché lui invece è uno calmo di carattere, quando sgrida i bambini spesso dà loro degli schiaffi e lo fa pensando proprio che sia necessario! Io questo non riesco ad accettarlo. È vero che talvolta capita anche a me, ma io so di sbagliare e vorrei tanto riuscire a non farlo mai! Lui, che tra l’altro non passa tantissimo tempo con loro rispetto a me, non dovrebbe reagire così, proprio in virtù del suo tanto vantato autocontrollo! Il fatto è che quando reagisce male con i bambini io mi arrabbio con lui e lo faccio davanti a loro. So di sbagliare ma entra in gioco il mio istinto protettivo nei riguardi dei bambini: è come se un estraneo li stesse punendo ingiustamente! Ho provato a parlare con lui, chiedendogli di non usare le mani quando li sgrida, ma lui non mi ascolta. Non so davvero come prenderlo e come cercare di non reagire male davanti ai suoi interventi negativi. Chiedo un vostro consiglio perché credo che il nostro rapporto si stia logorando. Grazie…

Cara signora, la sua lettera è piena di tante cose. Concordo con lei che gli sculaccioni siano da evitare del tutto, perché per nulla educativi ma solo una valvola di sfogo per il genitore che in quel momento si sente pieno di rabbia per il bambino che non gli ubbidisce e in questo modo (nella testa del genitore) lo disconferma. Non voglio nemmeno commentare lo schiaffo, perché è qualcosa di così profondamente umiliante per chiunque, figuriamoci un bambino. Non che con questo voglia fare una classifica delle punizioni corporali, ma mi sento di distinguere tra lo sculaccione – che parte perché il genitore è esasperato e non sa più che provare per fermare un capriccio o una bizza – e lo schiaffo che ha lo scopo di umiliare il bambino, ferendolo molto più emotivamente che non dal punto di vista fisico. Capisco quindi sia il suo senso di colpa quando sente di non essere riuscita a mantenere il controllo e gestire in maniera calma e adulta una bizza, lasciandosi scappare uno sculaccione, sia il senso di protezione verso i suoi figli quando suo marito dà loro uno schiaffo. La cosa che mi ha colpito davvero tanto è quello che lei ha scritto: “è come se un estraneo li stesse punendo ingiustamente”. Quell'”estraneo” mi ha risuonato nella mente molte volte prima di decidermi a rispondere alla sua lettera. Ed effettivamente è proprio un senso di estraneità quello che sento se immagino la vostra coppia: laddove non c’è un progetto ed un agire comune nell’educazione dei figli, il concetto stesso di famiglia traballa. Perché se ognuno dei due genitori va da una parte opposta nel rapportarsi ai figli e nel gestire il loro comportamento e la loro educazione, sarà inevitabile il senso di estraneità per voi due, ed una profonda confusione e disorientamento per i vostri figli. Lei e suo marito dovete trovare il modo di affrontare questo aspetto così importante, che come lei mi dice sta comprensibilmente logorando il vostro rapporto. Se non ci riuscite da soli chiedete aiuto ad un esperto, qualcuno che vi aiuti a trovare un terreno comune in cui il progetto della vostra famiglia e quindi dell’educazione dei vostri figli sia davvero condiviso. Per non dover più convivere con quel sentimento di estraneità nei confronti di suo marito, che mi immagino come un pianeta lontano anni luce dalla costellazione costituita da lei e dai suoi figli.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Psicologo