Anonimo

chiede:

Sono una mamma di una bimba di 3mesi. Tra poco più di un mese dovrò
tornare a lavoro ma purtroppo questo rientro sta diventando un incubo. A
parte che ho l’umore mutevole e non dormo la notte, non sopporto di stare sola a casa con la piccola. Mio marito mi sta aiutando molto ma non è possibile pretendere che rimanga sempre con me. Piango senza un
reale motivo… insomma pensavo che fosse normale dopo il parto ma
speravo che questo stato psichico scemasse con il passare del tempo.
Ho paura che si tatti di crisi post-partum.
Che cosa devo fare? Non voglio tornare a lavoro, sto pensando di
licenziarmi… la mia azienda mi fa terrorismo e fra le altre cose
non mi dice che iter devo seguire per presentare certificati che mi
permettano di stare a casa e essere seguita da qualcuno. Io sono in cura
da una psicologa, ma mi hanno detto che devo farmi visitare da un
neurologo di una struttura pubblica. Aiutatemi, non so cosa devo
fare… quali sono i mie diritti? C’è una legge che illustra
questa materia? Vi ringrazio anticipatamente!

Carissima, comprendo il suo stato d’animo nell’affrontare questo momento di
difficoltà. Il fatto di aver un appoggio da suo marito, che le sta vicino, è
molto importante, ed essere seguita da uno specialista le sarà di enorme
aiuto.
Può capitare ad alcune mamme primipare di trovare qualche difficoltà nel
confrontarsi con il suo ruolo materno, e per così dire sentirsi inadeguata.
Posso ipotizzare che la sua “mal sopportazione” dello stare a casa con la
sua bambina sia l’altra faccia della medaglia del senso di inadeguatezza che
lei potrebbe provare. Come dire non sopporto di stare con te perché ogni
momento mi ricordi che io non sono sufficientemente buona. In effetti da ciò
che lei mi ha descritto, potrebbe avere una Depressione Post Natale. Stia
tranquilla con l’aiuto dello psicologo e l’appoggio di suo marito questa
spiacevole situazione si risolverà per il meglio.
Riguardo la sua richiesta sulla conoscenza di leggi che tutelino i diritti
delle neomamme, la rimando ad una sezione del sito gravidanza on line, dove troverà le informazioni che
cerca ma soprattutto un esperto che le potrà rispondere in modo più
esaustivo di quanto lo possa fare io.
Infine desidererei farla riflettere sulla fantasia di licenziarsi o comunque
della sua ritrosia a riprendere il lavoro: non crede che ritornare a
lavorare, magari posticipando di un mese il rientro, oppure in part-time,
possa aiutarla a “distrarsi” ed evadere da quella routine che lei non riesce
più a sostenere? Ne parli allo specialista che la segue, con lui che
sicuramente meglio di me conosce la sua situazione, potrete trovare la
soluzione più giusta. Un caro saluto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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