Anonimo

chiede:

Egregio dottore,
Ho 36 anni, mamma di un bambino di 2 anni e 7 mesi, nato con parto
prematuro
alla 34esima settimana. Durante la gravidanza fino alla 26esima settimana
non ho avuto alcun tipo di problema poi sono stata ricoverata di urgenza
perché il parto si è aperto di 2.5 cm; mi hanno tenuta in ospedale per 20
giorni con tre cicli di antibiotici e terapia per fermare le contrazioni.
Sono stata poi dimessa in assoluto riposo fino alla nascita del bimbo.
Dall’analisi della placenta è risultato una corioammionite granulocitaria.
Ora sono incinta alla 5 settimana…le confesso che sono preoccupata. Ho
cercato su internet alcune informazioni sul problema e forse mi sono
spaventata ancora di più. Le scrivo sperando mi possa rispondere.
Da cosa dipende la corioammionite? Ho letto che è legata allo streptococco
beta, ma come si prende? Può essere latente in una persona per anni? È rischioso portare avanti la gravidanza? Quante possibilità ci sono che
il
bimbo nasca con malformazioni dovute a questo problema?
La ringrazio dell’attenzione
Distinti saluti

La corionamniotite è una infezione delle membrane con ripercussioni
secondarie fetali, che consegue di solito a manovre invasive (es.
Amniocentesi), soprattutto quando preesistono nelle vie genitale materne
alcuni germi.
Quando si manifesta in tutta la sua espressione, è fortemente pericolosa e
può condurre a morte fetale. Più che malformazioni può causare infezioni
fetali con conseguenze a volte, nei casi più gravi, anche anatomiche. Le
consiglio quindi di eseguire prima di intraprendere una nuova gravidanza,
tamponi vaginali completi. Nel caso dovesse effettuare una amniocentesi o
una villocentesi, si assicuri che le venga prescritta una profilassi
antibiotica a ridosso della procedura stessa.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo