Anonimo

chiede:

È utile criocongelare le cellule staminali del cordone ombelicale
e conservarle in una banca delle staminali all’estero? So che in Italia
non è consentito (unico tra i Paesi occidentali), perché?
Grazie per la risposta, sono Silvia, 33 anni, incinta di 5 mesi

Gentile Silvia, sebbene il mio lavoro non mi ponga a diretto contatto con questa interessante questione, cercherò di rispondere al meglio alla sua richiesta. Le cellule staminali sono cellule del nostro organismo che non hanno ancora avviato un programma differenziativo; per essere chiari, la cellula staminale per eccellenza è lo zigote, la prima cellula del nuovo organismo che si forma a partire dalla fusione di cellula uovo e spermatozoo. Questa cellula viene definita “totipotente”, dal momento che è in grado di generare un intero organismo, costituito da miliardi di cellule estremamente differenti tra loro per dimensione, forma e soprattutto funzione. Man mano che lo sviluppo embrionale va avanti le cellule dell’embrione prima e del feto dopo risultano essere sempre “meno totipotenti”, e sempre più differenziate, in cellule della pelle, del sistema nervoso, degli organi interni ecc. Il programma differenziativo va avanti fino a quando le cellule sono “terminalmente differenziate”, cioè hanno assunto forma, dimensioni e funzioni definitive e finali. L’embrione è quindi un vero e proprio laboratorio di cellule staminali. Anche nell’individuo adulto sono presenti in vari tessuti piccole “riserve” di cellule staminali, che, sebbene non siano proprio totipotenti, sono perlomeno “pluripotenti”, in grado cioè di differenziarsi, sotto opportuni stimoli, in cellule di quel tessuto in cui si trovano; questo meccanismo garantisce una certa rigenerabilità dei tessuti. Le cellule staminali del cordone ombelicale sono cellule staminali in grado di differenziarsi in qualsiasi tipo cellulare sanguigno, quindi globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Queste cellule sono utilissime e rappresentano uno straordinario serbatoio di cellule indifferenziate alle quali attingere per la cura di malattie fino a ieri considerate incurabili. Ad esempio è ormai nota l’efficacia del trapianto di midollo nella cura di alcune forme di leucemia. Purtroppo molte persone affette non riescono a trovare in tempo utile un donatore compatibile; in questi casi il trapianto di staminali da cordone ombelicale è in grado di guarire i pazienti leucemici. I recenti progressi nella ricerca sulle cellule staminali hanno consentito di conoscere sempre meglio le potenzialità di queste cellule e le migliori tecniche per il loro utilizzo. La conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale per scopi autologhi, il che equivale a dire la conservazione finalizzata all’uso solo sull’individuo interessato, in Italia è vietata da un’ordinanza del Ministero della Salute del 2004; se non erro, tuttavia, la legge consente il prelievo ai fini autologhi solo ai fini dell’uso su un consanguineo all’atto della donazione, in pratica solo se serve per curare in quel preciso momento un fratello malato. È invece consentita la donazione eterologa, che viene effettuata a fini solidaristici: le cellule vengono conservate in apposite banche (allestite presso Ospedali) e possono essere utilizzate per curare chiunque abbia la patologia che necessita del trapianto di cellule staminali. In conclusione, data la sensibilità che lei mostra per l’argomento, in attesa che la legislazione consenta la conservazione autologa, le consiglio senz’altro di informarsi per la donazione del suo cordone ombelicale, che nel frattempo può salvare una vita; alla salute del suo bimbo potrebbe un giorno essere utile il cordone ombelicale donato da un’altra donna. Si informi prima del parto, la donazione è gratuita e non comporta assolutamente alcun rischio (in pratica viene conservato un tessuto normalmente destinato ad essere gettato).
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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