Anonimo

chiede:

Salve, ho da poco scoperto di essere incinta (6+5). Il mio più grande incubo è sempre stato il seno, porto una quarta e ho il problema del capezzolo introflesso. Non ho mai avuto il coraggio di parlarne con nessuno (se non con mio marito) e non ho mai avuto nemmeno il coraggio per fare una visita medica specialistica. Ora che sono incinta il mio dubbio è: potrò allattare il bambino? Su internet ho letto che è possibile fare una piccola operazione anche se i risultati non sono garantiti… lei cosa ne pensa? Cosa mi consiglia di fare? Sono disposta a tutto pur di allattare il mio piccolo :(

Cara Chiara,
il capezzolo introflesso in moltissimi casi non pregiudica un buon allattamento di per sè. Già durante la gravidanza avvengono dei cambiamenti ormonali che possono aiutare il capezzolo ad estroflettersi spontaneamente.
Inoltre, ci sono tecniche da poter usare in gravidanza, in vista dell’allattamento:
– La tecnica di Hoffman, può essere usata in gravidanza e anche dopo il parto. Si prende il capezzolo con il pollice e l’indice, con delicatezza si ruota in senso orario e antiorario in modo da permettere l’estroflessione;
– I modellatori, aiutano a far protrudere meglio il capezzolo. Li si usa in gravidanza sfruttando l’aumento di elasticità cutanea. Dopo il parto, si indossano per una mezzoretta prima di allattare;
– Metodo della siringa, alla siringa viene tolto lo stantuffo e viene tagliato l’apice (dove andrebbe l’ago). Lo stantuffo viene reinserito da quest’ultimo lato. L’estremità che era in precedenza dello stantuffo viene appoggiata sull’areola, in modo che il capezzolo si trovi al centro della siringa. Tirando lo stantuffo si applica una leggera pressione negativa che fa estroflettere il capezzolo.
Questi sono solo alcuni dei metodi che si possono utilizzare, quindi ben vedi che non è assolutamente necessario sottoporsi ad operazioni chirurgiche e tu potrai sicuramente allattare il tuo bambino con successo e tranquillità.
Un saluto, resto a disposizione.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ostetrica